L’ESTATE NEI RICORDI DI DARIO SPADA Articolo di Dario Spada

L'ESTATE NEI RICORDI DI DARIO SPADA Articolo di Dario Spada  Cala Rossa Terrasini

L’ESTATE NEI RICORDI DI DARIO SPADA
Articolo di Dario Spada
Cala Rossa Terrasini

 

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L’ESTATE NEI RICORDI DI DARIO SPADA
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A cosa sto pensando? Vediamo… sto pensando a quando ero poco più che un bambino.

La scuola finiva la prima settimana di giugno, e improvvisamente tutto assumeva un colore diverso… un sapore diverso.

Vedersi con gli amici del condominio era più semplice, si passavano le ore al parco giochi sotto casa ad inventarsi battaglie tra eserciti armati solo di fucili e palloncini ad acqua.

Trascorrevamo il mese di giugno in totale spensieratezza anche se non si era ancora davvero in “vacanza”. La vacanza arrivava quando verso la fine del mese ci si trasferiva al “villino”.

Nonostante distasse da Palermo una trentina di km, il viaggio era entusiasmante ed estenuante allo stesso tempo. Si preparavano le valigie piene piene di vestiti (soprattutto della mamma), ci si portava tutte le cose che sarebbero servite nei tre mesi successivi, perché tornare a Palermo in appartamento durante l’estate era quasi un tabù.

Mi ricordo l’emozione di arrivare a Punta Raisi, era così che chiamavamo la casa al mare (nonostante non fosse proprio vicina all’aeroporto ma più verso Carini), aprire tutte le finestre per far respirare la casa che era sempre chiusa salvo per qualche weekend primaverile passato lì.

Era strano ma bello: abituarsi ai nuovi letti che nei mesi invernali si erano impregnati di odore di umidità, trovare i nuovi ritmi e le nuove abitudini. Poi c’era il rito dell’apertura della piscina.

Di norma avveniva già qualche settimana prima che ci trasferissimo, così i primi bagni potevamo farli all’inizio di giugno. La piscina era il leit motiv delle mie vacanze. Tutti i miei amici della zona, amici che vedevo solo tre mesi all’anno, erano sempre a casa mia… sempre pronti per delle estenuanti sessioni di divertimento acquatico.

Era bellissimo correre per il giardino, giocare a guardia e ladri con le pistole giocattolo, trasformarsi in detective o nell’A-TEAM…

Prendere le biciclette e fare la gara di impennate per le stradine della zona, stradine che per me hanno sempre un fascino infinito e un colore ben preciso nella mente: quello dei fiori delle buganvillee che adornavano tutte le recinzioni e i muri di cinta delle varie villette sparse qua e là.

Si giocava fino ad ora di pranzo, poi le varie mamme richiamavano tutti alle proprie case e si mangiava…

Sto pensando ai pranzi sull’enorme tavolo di legno del patio grande di casa…

Pranzi a volte veloci, perché la voglia di tornare a giocare era troppa, a volte lentissimi perché c’era tanta roba da gustare! Qualche volta prima di pranzo toccava andare a prendere il pane da Scavo, che era il piccolo supermarket sulla strada statale appena fuori dal dedalo di viuzze di casa mia.

Ci andavo in bicicletta prima, e poi, quando ero più grandicello, in motorino.
Il pane di Scavo, l’impasto fatto con la farina rimacinata… un po’ più gialla e saporita di quella normale. Un pane così saporito, croccante fuori e morbido dentro…

Un pane che ogni volta che torno in Sicilia devo assolutamente mangiare.

Quel pane serviva per il pranzo, ma anche per la merenda il pomeriggio dopo il bagno in piscina… Pane e nutella, ma anche le brioche piene di gelato.
Il gelato di Enzo che con la sua Ape Piaggio passava tutti i pomeriggi (sempre più tardi negli anni) davanti i vari cancelli delle case. E quando lo sentivi arrivare correvi ovunque tu fossi, andavi per strada per non farlo scappare via. Era una corsa contro il tempo.
Sto pensando alle mie prime esperienze da deejay. Ero piccolino ed era proprio estate quando comprai il primo mixer ed i primi giradischi, ma anche le prime luci colorate e la strobo per organizzare le feste con i ragazzi della zona dove io mettevo i dischi.
Andavamo anche al mare, durante la settimana la mamma ci portava alla spiaggia Magaggiari di Cinisi…

Alle volte eravamo solo io e mio fratello, molte altre si accodavano anche i miei amici con le loro mamme.

Passavamo ore lì a giocare sulla sabbia e in acqua.
Il weekend invece mio papà ci faceva alzare prestissimo (cosa non molto gradita da nessuno) e si andava al mare in barca.

Un piccolo motoscafo che ci permetteva di vedere un mare speciale, luoghi meravigliosi: grotte, calette e fondali pazzeschi.

La mamma preparava le brioche con il prosciutto, la frutta e l’acqua fresca e metteva tutto nella borsa termica. Pranzavamo in barca, si apriva il tendalino e si stava all’ombra, in un metro quadro, a mangiare prima di rituffarsi in acqua con la maschera e le pinne.

I ricordi continuano ad affiorarmi in testa, tante storie, troppe sensazioni… troppe emozioni da raccontare tutte in una volta.

So di essere una persona fortunata, di avere avuto tanto (forse anche troppo) ed è per questo che ogni tanto mi piace fermarmi, guardarmi indietro e dire grazie.

Grazie a mio papà e mia mamma che sono due persone meravigliose, grazie a mio fratello e a tutti i miei amici…

Quegli anni ormai sono passati, ma ogni estate rivivono in me.

 

Dario Spada

18 luglio 2013

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Rosetta Savelli

La scrittrice Rosetta Savelli coltiva da sempre l'amore per la Musica, la Letteratura e l' Arte in tutte le sue espressioni. Ha pubblicato quattro libri: un racconto , una raccolta di poesie e due romanzi. Ha partecipato a numerosi Concorsi Letterari, sia nazionali che internazionali ottenendo riconoscimenti e pubblicazioni. E' inoltre presente in una ventina di antologie letterarie, sia di prosa che di poesia. Ha pubblicato racconti su riviste specializzate di Arte e Letteratura. Ha partecipato a trasmissioni televisive e radiofoniche ed ha intervistato noti personaggi della Cultura e dello Spettacolo. Rosetta Savelli è una donna libera ,che vive in modo autonomo ed indipendente rispetto alle convenzioni, sia sociali che individuali e considera la vita come un'incessante e complessa ricerca di ciò che è giusto e di ciò che è vero. E' una donna che considera la ricerca sempre come prioritaria alla certezza e che vive in modo coerente rispetto ai propri pensieri. Il suo romanzo "La Primavera di Giulia" è stato pubblicato dal Ponte Vecchio in Cesena nel 2006. Il racconto "Iris e Dintorni" e la raccolta di poesie "Le Magie che mi soffiano lontano" sono stati pubblicati nel 2002 dalla Firenze Libri e sono stati presentati alla 55° Fiera del Libro di Francoforte nel 2003, inseriti nel volume antologico "White Land L' Autore". Nel 2009 ha partecipato al Premio Letterario Firenze per le Culture di Pace, dedicato a Tiziano Terzani ed è stata inserita nel volume antologico "Racconti per la Pace" con il racconto "Il Mondo nella piazza davanti a casa mia". Con il racconto "Rendere e non finire " pubblicato sul quotidiano indipendente online "La Voce D' Italia" ha partecipato al Premio Giornalistico Nazionale "Natale UCSI 2006". Nel 2012 ha partecipato ed è stata premiata al xx° Concorso Letterario Internazionale A.L.I.A.S.- Associazione Letteraria Scrittori Italo Australiani, ottenendo il 2° posto con la poesia "La Torre Campanara ed il Castello" e la menzione di merito per la sezione narrativa con il racconto "La Corda di Carbonio". Ha scritto molti articoli per la rivista multiculturale indipendente “Horizon Literary Contemporary” con sede in Bucharest e diramata poi nel mondo. Scrive inoltre articoli per diversi Magazine online. E' stata fra i tre vincitori all'evento Turboblogging per Aster- Rete di Alta Tecnologia dell'Emilia Romagna presso il CNR in Bologna nel giugno 2013. Nel 2014 ha partecipato al Concorso Big Jump con il suo ultimo romanzo pubblicato in Amazon “Celeste (Da qui a Hollywood la strada è breve)” risultando 15° fra 220 concorrenti. Nel 2014 ha iniziato la collaborazione con la Rivista Juliet Art Magazine – prestigiosa Rivista di Arte Contemporanea e di Avanguardia con una rubrica propria. Nella 2° edizione dell'evento Turboblogging promosso da Aster- CNR Bologna, nel 2014, si è classificata nuovamente tra i vincitori, ottenendo come premio di fare parte per una settimana della Redazione di Radio Città del Capo a Bologna, nel mese di aprile 2015. Nel mese di ottobre 2015 Rosetta Savelli ha vinto il III° Premio alla V° Edizione del Premio Kafka Italia 2015 in Gorizia, presso Kulturni C Lojze Bratuž, con il Racconto “Iris e Dintorni” edito nel 2003 dalla Firenze Libri . Nel mese di aprile 2017 Rosetta Savelli insieme all'artista Daniele Miglietta ha vinto il Premio della Critica in occasione della I°Edizione del Concorso online “Poesia a Colori” - Dall'incontro di due artisti le parole si colorano. Indetto dall'Associazione Arte per Amore, sotto la Presidenza di Barbara Benedetti. Rosetta Savelli ha partecipato con la poesia “Se sei donna ti diranno che ti manca” abbinata all'opera pittorica di Daniele Miglietta “Sleeping on flowers”. Collabora con la rivista di arte contemporanea "Juliet art magazine" con sede a Muggia (Trieste) e diretta da Roberto Vidali. Collaborazione nata nell'anno 2014 e tutt'ora in atto. 

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