“L’allarme trasversale lanciato di fronte all’impennata dei costi del gas dovrebbe farci riflettere. Principalmente sulla spinta necessaria per lo sviluppo delle energie rinnovabili”. Lo afferma Simona Viola candidata al Senato nel collegio uninominale Rimini e Forlì-Cesena per la coalizione di centrosinistra.
“Questa emergenza economica, e non solo, legata al caro bollette – continua – ci conferma ancora una volta che le energie rinnovabili, che fino al 24 febbraio erano solo necessarie, oggi sono divenute indispensabili e urgentissime. L’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili costa meno di quella realizzata da fonti fossili e gli impianti sono realizzabili in tempi più rapidi, occorre solo la disponibilità e volontà di autorizzarli in fretta.
Il presidente del Consiglio Draghi stava facendo un delicato lavoro in Europa per ottenere la fissazione di un price cap del gas, eppure il suo governo è stato fatto sciaguratamente cadere da FI e Lega, incuranti delle conseguenze che si sarebbero ripercosse sugli italiani. Ora che la situazione si sta deteriorando, quelle stesse forze politiche che insieme a FdI hanno invocato lo scioglimento delle camere, chiedono a Mario Draghi – cui non è più consentito di agire con misure straordinarie – di ristorare famiglie e imprese. Meglio avrebbero fatto a pensarci prima e a lasciar lavorare in pace il Governo fino alla fine della legislatura, apprestando adeguati rimedi alla situazione straordinaria: confido che gli elettori se ne ricorderanno al momento di votare”.
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