Possiamo dire che nel 2012 nei 33 incidenti mortali con 35 vittime sulle strade e autostrade della provincia di Forlì e Cesena, siamo andati molto meglio che nel 2011 quando i lenzuoli bianchi stesi sull’asfalto furono 45, quindi 10 in più.
Si deve tenere anche conto che fra le 35 vittime ce n’è una per la quale l’impatto, avvenuto il 18 novembre scorso in via Ravegnana a Forlì, fu conseguenza di un precedente malore.
Inoltre un decesso avvenuto il 28 ottobre a Cesena è conseguenza di un sinistro avvenuto oltre due mesi prima e quindi non sarà conteggiato dall’Istat che calcola i decessi della strada entro 30 giorni.
Fra le vittime della strada del 2012 14 erano conducenti o trasportati di autoveicoli o autocarri, 11 i motociclisti o ciclomotoristi, 5 i ciclisti e 5 i pedoni. Fra le 35 vittime 6 erano straniere.
Una vittima aveva meno di 18 anni, 4 fra 18 e 30 anni, 14 avevano oltre 30 anni, 14 oltre 65. Per due non è stato possibile accertare l’età esatta.
Sono state 16 i decessi per incidenti lungo le statali e provinciali, 12 sulle strade urbane e 7 in autostrada (un triste record se si pensa che lo scorso anno si contò una sola vittima sulla A14).
Gli impatti fatali sono avvenuti 25 volte di giorno e 8 volte di notte. 19 i sinistri mortali nell’area cesenate e 14 in quella forlivese.
Due gli incidenti mortali riconducibili ad abuso di alcol e 2 sono stati causati da pirati della strada.
L’incremento dei controlli su alcol, velocità ed elementi distrattivi e il miglioramento della segnaletica stradale, della illuminazione e del fondo delle strade, sono elementi ancora essenziali per la promozione di un più alto profilo di sicurezza.
Giordano Biserni
Presidente ASAPS
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