Nel 2002 Formula Ambiente chiuse il bilancio con 2,5 milioni di euro di fatturato. Dieci anni dopo l’ultima riga del preconsuntivo segna quota 70 milioni, con una tendenza di crescita che sfida la crisi economica, e i lavoratori occupati sono più di 700, in un’area che copre Romagna, Abruzzo, Molise, Piemonte e Lazio. A queste regioni si aggiunge da poco tempo la Sardegna, un mercato che viene valutato con buone prospettive di sviluppo.
Di fronte a risultati così Maurizio Franchini, che da Direttore Generale è passato alla carica di Presidente, non esulta e mantiene fermi i piedi per terra. «È vero che la crescita è stata esponenziale, ma i problemi non mancano, primo fra tutti la marginalità dei lavori che è in continuo calo. Inoltre i tempi di pagamento hanno raggiunto i 240 giorni e questo comporta un costo aggiuntivo notevole per l’accesso al credito, in pratica in molti casi finanziamo noi i nostri committenti, in un momento in cui le banche sono sempre più restie a concedere liquidità. Quando si va al rinnovo delle commesse, poi, le questioni sono sempre aperte, è capitato che ci chiedessero tagli trasversali del 10% mantenendo gli stessi servizi, oppure che non venissero riconosciuti gli aumenti dei costi di produzione, in particolare il carburante».
La raccolta e il trasporto rifiuti rappresentano il 90% dell’attività di Formula Ambiente, il restante 10% è rappresentato dalle manutenzioni delle aree verdi. In Romagna, Formula Ambiente gestisce in ATI gli appalti di raccolta e trasporto rifiuti banditi da Hera, relativi alle provincie di Forlì-Cesena, Rimini, Ravenna. Nella provincia di Forlì-Cesena, il servizio in parte è svolto direttamente dal Consorzio, in parte è affidato alle proprie consorziate, in buona parte cooperative sociali che occupano persone svantaggiate. «Ci viene riconosciuto che stiamo facendo un egregio lavoro e ne siamo orgogliosi», spiega il Presidente.
Nel nuovo Consiglio di Amministrazione oltre a Franchini siedono Barbara Piccirilli (CNS), Ivan Casadei (Formula Servizi), Alessandra Garrone e Carlo Maria Guaranì (29 giugno). Dal punto di vista organizzativo Formula Ambiente è una struttura snella, che è stata costruita ad hoc e viene continuamente ritarata sulle dimensioni effettive degli appalti. «Ora stiamo riorganizzando la logistica e decentrando il lavoro sui cantieri. Siamo anche alla ricerca di una nuova sede centrale, che ci consenta di razionalizzare ulteriormente l’attività».
Dal punto di vista del personale Formula Ambiente investe molte risorse per l’aggiornamento continuo degli operatori, sia da un punto di vista tecnico che relazionale. «Crediamo nella formazione come strumento per migliorare in modo continuo la sicurezza sul lavoro – afferma Franchini – e con un parco di diverse centinaia di automezzi questo comporta anche una formazione specifica per chi sta al volante. Per questo motivo con cadenza biennale realizziamo dei corsi di guida sicura, in collaborazione con una società specializzata. Ci siamo inoltre resi conto che in molti casi rappresentiamo il “front office” delle pubbliche amministrazioni sul fronte dell’igiene ambientale, una specie di Ufficio Relazioni con il Pubblico itinerante, e siamo intervenuti anche su questo aspetto. Per tutti gli appalti è prevista anche una costante formazione sulla comunicazione con il cittadino, che spesso si rivolge a chi effettua la raccolta per ottenere informazioni».
Il futuro dell’igiene ambientale? «Con la diffusione della cultura della raccolta differenziata i megaimpianti hanno fatto il loro tempo, perché se non dispongono di quantità sufficienti di rifiuto vanno in crisi. Serviranno impianti modulati per bacino di utenza, sia per la selezione che per il compostaggio. Noi ci muoveremo in quella direzione».
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