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Bergoglio e pregiudizio

Da ateo, dovrei dire che la scelta del vescovo di Roma non mi riguarda. Laicamente, invece, voglio guardare a questa elezione senza pregiudizi. Confesso, il papa gesuita che avrei voluti era Martini. Spero che Francesco I ne sia degno. Ma comunque, un papa che va al lavoro in tram e che si prepara il pranzo da solo, non mi dispiace. Che venga da un ordine, la compagnia di Gesù, forte, colto e , ma inviso al potere vaticano, pure. Che scelga un nome al confine dell’eresia, perchè questo fu Francesco per la chiesa, anche. Leggo cose discordanti, che sia stato pro Videla o che abbia aiutato gli oppositori, che sia stato vicino alla teologia della liberazione, o che sia un conservatore. Aspetto che faccia il suo lavoro, poi esprimerò il mio parere. Ma di sicuro, non sentirò la mancanza di Scola, o di Woytila. E se non mi piacerà, consiglierò ai cattolici la teoria del regicidio:
»Permitido es a un particular matar a un tirano, a título de derecho de propia defensa: porque aunque la república no lo manda así, se sobreentiende que quiera ser siempre defendida por cada uno de sus ciudadanos en particular, y hasta por los extranjeros; por consiguiente, si no puede defenderse más que con la muerte del tirano, a cualquiera le está permitido matarle…
Formidabili, questi gesuiti….

 

(Vico Zanetti, via Facebook)

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