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Perché scegliere un Blackberry Z10?

Ho avuto modo di provare in anteprima i nuovi telefoni Blackberry prima del lancio ufficiale nei negozi. Diciamolo subito: ci vuole molto coraggio per lanciare un nuovo sistema operativo per smartphone nel 2013.

Il mercato ormai è segmentato, gli altri vantano milioni di app e persino il vecchio CEO si è disfatto delle quote azionarie che aveva in tasca. Insomma, perché scegliere un Blackberry al giorno d’oggi?

La sensazione che mi hanno lasciato il Z10 (il modello touch) e il Q10 (con la tastiera) è ottima, la tecnologia che sta alle spalle è orientata come sempre verso l’uomo d’affari che bada poco all’apparenza e molto alla sostanza, ma con in più quel tocco “consumer” che ormai è imprescindibile anche per il telefono aziendale.

In particolare l’idea dell’Hub, che raccoglie tutti i messaggi email, sms e social in un unico luogo è molto fruibile all’atto pratico, così come la separazione tra quanto riguarda la vita aziendale e la vita privata.

Il multitasking è reale, a differenza che sull’Iphone, e la tastiera touch è il top del mercato. Ciliegina sulla torta: c’è la possibilità di fare girare la maggior parte delle applicazioni Android.

Blackberry è uscita dal torpore e ha piazzato anche alcuni colpi di comunicazione non da poco, come l’ingaggio di Alicia Keys come direttrice creativa. Non male, per una compagnia data per spacciata.

Stefano Tacconi nella vita di tutti i giorni gestisce la contrattazione aggregata e l’assistenza per i 2.200 cellulari aziendali che aderiscono al contratto aggregato di Tribucoop. Per Romagnapost.it scrive del rapporto tra le imprese e la telefonia, in particolare per quanto riguarda quella mobile.

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