È uscita in questi giorni una graphic novel scritta da Daniele Luttazzi, “La quarta necessità”. Il riferimento del titolo è al sesso, che, tolte le tre necessità imprescindibili (un lavoro, il cibo e un riparo), si rivela essere uno dei bisogni fondamentali.
Pare proprio che di questi tempi si debba ricominciare dalle basi. Il lavoro manca o non dà le dovute certezze e minaccia seriamente le altre due (o tre) necessità.
Se si guardano gli avviamenti al lavoro che obbligatoriamente vanno comunicati ai Centri per l’Impiego di Forlì-Cesena, si notano subito i segnali del cattivo andamento dell’occupazione. Rispetto al 2011 il loro totale è calato dell’1,3%.
L’esame dei dati che riguarda il lavoro dipendente, relativi alle previsioni occupazionali della provincia di Forlì-Cesena per il primo trimestre 2013, registra 1.170 nuove assunzioni, di cui circa un terzo rivolte agli under 30 a fronte però di 1.200 unità che hanno perso il lavoro. Il saldo è dunque negativo, anche se sono previste nuove assunzioni, soprattutto nel settori del commercio e da parte di imprese con almeno 50 addetti.
Ma non è facile trovare e “farsi trovare”. Gli iscritti alle liste di mobilità di Forlì-Cesena al 31 dicembre 2012 sono cresciuti del 23% rispetto a quelli del 2011, attestandosi sulle 4.717 unità, ma affidarsi ai soliti canali di ricerca del lavoro non pare più sufficiente. Perché le aziende non si affidano solo alle agenzie e sempre più spesso decidono di pubblicare i loro annunci sul web.
Era impensabile che questo mezzo di comunicazione venisse ignorato ancora a lungo. Basta digitare la parola “lavoro” su Google per scovare centinaia di siti che riportano offerte per conto di aziende, suddivisibili per regione o città. Anche la provincia di Forlì-Cesena ha un suo portale con offerte di lavoro aggiornate di frequente, offrendo un buon servizio a tutti coloro che sono alla ricerca.
Pur essendo un servizio in un certo senso elitario (le statistiche confermano che la percentuale di popolazione che possiede un pc non è ancora lontanamente vicina al 100%) favorisce un notevole risparmio di energie e di tempo. Basta selezionare le offerte che appaiono compatibili con il nostro profilo e inviare il curriculum. Molte aziende, infatti, preferiscono raccogliere le candidature in via telematica, risparmiando spazio e carta.
In un periodo caratterizzato da una tale incertezza, internet viene quindi in soccorso sia dei privati che delle aziende.
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