(di Luigi Di Placido – Capogruppo PRI in Consiglio Comunale)
Dopo 11 anni di mandato, la Dott.ssa Basenghi termina la sua esperienza come Direttore Generale dell’AUSL di Cesena.
La ringraziamo per la sua attività, pur non dimenticando le divergenze che abbiamo avuto nel corso di questi anni.
Adesso si tratta di guardare avanti, a quel processo ormai inarrestabile di unificazione delle aziende sanitarie romagnole e al percorso migliore per raggiungere l’obiettivo.
Tale percorso non può prescindere da assoluta trasparenza e massimo coinvolgimento di tutti gli attori coinvolti, bel oltre la pur importante Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria, cercando di abbandonare la consueta sudditanza nei confronti delle scelte bolognesi, vero cordone ombelicale di tutte le scelte passate, fossero di strategie o di persone.
Le vere questioni che ci si pongono sono chiare: quale ruolo assumerà il nostro territorio in queste fasi così importanti? Quale contributo riuscirà a dare, nella costruzione del nuovo modello sanitario? Quale la prospettiva a cui lavorare per il futuro?
Più volte, nel corso del recente passato, abbiamo segnalato come ci fosse una latente ritrosia ad affrontare con coraggio e determinazione questa partita, quasi preferendo giocare di rimessa su scelte fatte da altri, rischiando così di non essere al centro del dibattito.
Scarsa convinzione o poca dimestichezza? Resta il fatto che i segnali contraddittori inviati non hanno giovato al protagonismo dei nostri territori.
La politica ha troppo spesso dato l’impressione di essere succube dei tecnici, confondendo scelte e gestione.
Occorre, quindi, iniziare una nuova stagione, fatta di confronti e di dibattiti, di assunzioni di responsabilità, di partecipazione ai processi decisionali.
Partendo dai futuri vertici della sanità cesenate, pur nel quadro della unica azienda romagnola, ma capendo bene chi sarà, cosa farà, colui che sarà chiamato a gestire la transizione e rappresentare la sanità cesenate nella futura più ampia dimensione, e soprattutto come sarà scelto.
Non è più la stagione delle deleghe in bianco, tantomeno delle scelte di parte: la politica cesenate abbia il coraggio di mettersi alla prova.
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