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Scuole d’infanzia, un referendum assurdo…

Son curioso di sapere se Stefano Rodotà, Dario Fo, Michele Serra, Corrado Augias, Andrea Camilleri, Paolo Nori, Wu Ming, Serena Dandini, Neri Marcorè, e tutti gli altri intellettuali dei miei stivali, hanno mai messo piede in un asilo dell’infanzia convenzionato, magari in Emilia Romagna….
…c’è sempre in Italia una sinistra intellettual-parolaia, indolente e conservatrice, che fa di tutto per aggrapparsi a slogan, perdipiù fuorvianti: le parole “scuola pubblica” non dicono e non spiegano nulla se le si vogliono brandire a vanvera come nell’assurdo referendum di Bologna…Ma ci vuol molto a capire che è il “servizio pubblico” ripeto: il servizio pubblico: nome >servizo, aggettivo> pubblico, che dobbiamo assolutamente tutelare!! …e che se è tutelato il “servizio pubblico”, cioè la scuola aperta a tutti, senza discriminazioni di ogni genere e colore, la “gestione” -ripeto: la <gestione>- può benissimo essere privata ??? Naturalmente con le garanzie di qualità e eccellenza dei servizi, testate dalle apposite convenzioni..In tantissimi casi, questo servizio pubblico delle scuole d’infanzia a gestione privata e convenzionata, si è dimostrato anche superiore al servizio nella gestione pubblica. E con cotanti risparmi per le casse dei Comuni ..!! Documentatevi, compagni dalla gioiosa firma facile e inconsapevole…IMG_2904

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