Autori del Ponte Vecchio al Parco Urbano di Forlì
Da quando venne inaugurato nel 1994, il Parco Urbano “Franco Agosto” è divenuto uno dei luoghi di ritrovo e di svago più frequentati di tutta la città. Questa immensa area verde, unica nel suo genere in Italia, occupa una superficie di 190.000 metri quadrati di prato e vi trovano posto oltre 2.000 alberi e 10.000 arbusti. Tutto il parco è inoltre densamente popolato da una ricca fauna molto pittoresca. Uno straordinario anello naturalistico ciclo-pedonale, lungo ben 12 chilometri, immerso nel verde dell’argine fluviale, partendo da Porta Schiavonia giunge fino a Castrocaro attraverso la selva di Ladino, la briglia del canale del mulino, Villa Rovere e Terra del Sole.
Durante il periodo estivo, da alcuni anni, il parco ospita lo stand del libro “Libr’amo” diretto da Giancarlo Giunchi, personaggio molto attivo in ambito culturale e molto noto in città. Quest’anno a luglio, “Libr’amo” ospiterà otto appuntamenti con autori locali, editi dalla casa editrice «Il Ponte Vecchio».
Autori del Ponte Vecchio al Parco Urbano di Forlì
Calendario dell’edizione 2013
Gli incontri si terranno alle ore 21.00 presso lo stand del libro “Libr’amo”
Martedì 2 luglio
Marco Viroli introduce: Due signorie romagnole a confronto: “Gli Ordelaffi. Signori di Forlì e Cesena” di Sergio Spada e “I Manfredi. Signori di Faenza e Imola” di Fausto Renzi. Letture di Roberto Mercadini
Partendo dai loro ultimi libri dedicati alle due famiglie signorili che dominarono rispettivamente Forlì e Faenza, gli autori si confrontano sul tempo delle signorie romagnole nel Basso Medioevo e nel primo Rinascimento.
La storia degli Ordelaffi si intreccia con quella delle grandi signorie e dei principati della penisola, mantenendo pur sempre un carattere ben definito. Ghibellini sempre, laici nel senso più moderno del termine, amati dal popolo, combattenti ma anche uomini di pace, seppero generare figure immortali come Scarpetta, Francesco il Grande, Pino III ed ebbero accanto donne straordinarie quali Cia degli Ubaldini, l’intrepida amazzone che difese la vecchia rocca di Cesena.
La parabola dei Manfredi offre invece tutti gli ingredienti di una storia a tinte forti. Teatro della bisecolare vicenda è la Romagna, ove i Manfredi calcano la scena da protagonisti. Dagli splendori e dalle infamie di un Rinascimento minore emerge, accanto ai signori, una galleria di donne straordinarie: Gentile Malatesta, la reggente; Barbara Manfredi, la bella e sventurata moglie di Pino III Ordelaffi; Cassandra Pavoni, amante, madre e monaca; l’infida e dannata Francesca Bentivoglio; infine l’eroina Diamante Torelli e la leggendaria Ghilana.
Venerdì 5 luglio
Marco Viroli presenta Roberto Mercadini che legge, interpreta e racconta le poesie tratte dalla sua silloge “Madrigali per surfisti estatici”
«Il fruitore d’un romanzo può farsi trasportare dalla lettura come il passeggero d’una nave. Quello della poesia, invece, deve buttarsi a capofitto nell’impeto dei versi, tentare una danza da inebriato equilibrista sulla metamorfosi vertiginosa delle immagini, il capriccio dei suoni, il dispiegarsi spiazzante del senso». [R. M.]
Martedì 9 luglio
Paolo Rosetti presenta: “L’Artusi senza glutine. 150 ricette selezionate” di Margharet Evangelisti
150 ricette rigorosamente senza glutine, ispirate al grande maestro forlimpopolese Pellegrino Artusi. Ricette della nostra tradizione rivisitate per celiaci e intolleranti al glutine, facili da realizzare anche se non si è cuochi provetti.
Venerdì 12 luglio
Laura Turci e Roberto Mercadini recitano versi tratti da “Al Carvaj”, la raccolta della poetessa meldolese
Una giovane donna affronta un dialetto antico: un’opera che si distingue per l’intensità e la modernità della poesia romagnola d’oggi.
Martedì 16 luglio
Gabriele Zelli presenta: “Perché in Romagna si dice così” di Mario Maiolani
I primi due libri che Mario Maiolani ha pubblicato erano dedicati ai modi di dire, ai proverbi e ai detti romagnoli. Questo terzo volume che completa la trilogia offre un’ulteriore possibilità di ragionare sulle origini e sul destino del nostro dialetto.
Martedì 23 luglio
Roberto Casalini presenta “Le incallite terre” di Elio Caruso
Seconda edizione di uno dei grandi libri, ora rivisto e ampliato, della storiografia romagnola intorno alla cultura dei campi. La ricchezza delle informazioni, il raro e prezioso apparato documentario, il ricchissimo universo di immagini fanno di questo volume un’opera senza paragoni nella rappresentazione della civiltà contadina nella province romagnole dell’Ottocento e del primo Novecento.
Venerdì 26 luglio
Edmondo Mazzoni presenta il suo terzo libro: “Oramai”
Edmondo Mazzoni, laureato in Medicina a Bologna, è medico di famiglia. Da sempre appassionato di musica, canta e suona il basso negli ZIC, gruppo rock con il quale si esibisce nei pub della riviera. Nel 2009 ha pubblicato “Tre di me” e nel 2010 “Incroci pericolosi”.
Martedì 30 Luglio
Marco Viroli presenta “I Romagnoli all’Inferno” di Aristarco
Poiché nelle sue ultime purissime mascalzonate Aristarco si era interessato dei Romagnoli, ha deciso che il tema poteva riguardare il legame che unisce Dante alla Romagna. È nato così questo breve saggio, del quale l’autore si è innamorato tanto da volerne fare un libretto, ma alla condizione che si mantenessero le birbonate dell’origine, alle quali, provocatore qual è, Aristarco non sa rinunciare.
Questo post è stato letto 197 volte