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Incidenti, i dati di Forlì-Cesena del primo semestre

Incidenti stradali nella provincia di Forlì Cesena. Buoni i dati del primo semestre con 14 vittime della strada. Per la prima volta nessun motocilista ha perso la vita nel primo semestre. Rimane l’ombra della tragedia di Beatrice e Sara e dei troppi giovani morti nel cesenate

Con la tragedia ancora impressa nei nostri occhi di Beatrice e Sara le due giovanissime ragazze di Forlimpopoli che hanno perso la vita quel maledetto sabato notte del 9 giugno scorso, può sembrare paradossale dire che nel primo semestre i dati degli incidenti stradali nella provincia di Forlì e Cesena sono stati tutto sommato positivi. L’Osservatorio il Centauro ASAPS ha contato nei primi 6 mesi 14 vittime che, rapportate alle 34 vittime dell’intero 2012 e alle 45 del 2011, sembrano segnare un andamento (per ora) sicuramente migliore. Attenzione, ai 14 decessi nei sinistri nel territorio della provincia equamente suddivisi: 7 nell’area forlivese e 7 nell’area Cesenate, bisogna poi aggiungere 3 vittime per incidenti avvenuti fuori provincia come nel caso di Beatrice e Sara appunto, a cui si aggiunge il predappiese Silvano Fabbri morto in un incidente in Mozambico.

Lasciano il segno negativo le giovanissime vite perdute nel cesenate nel tragico bimestre di aprile e maggio. Marco Campori 20 anni il 7 aprile, Lorenzo Cococcia 20 anni, il 24 aprile, Stefano Giunchi 19 anni il 3 maggio, Andrea Serra 45 anni il 16 maggio. Ricordiamo poi il 29enne forlivese Patrick Domeniconi deceduto il 23 marzo sulla via Emilia a Bertinoro.

Fra le vittime mortali 10 i maschi e 4 le femmine. Per le fasce d’età 4 avevano meno di 30 anni, due oltre 30 anni e 8 oltre 65 anni.

Cinque decessi sono avvenuti nell’area urbana, 7 sulle statali e provinciali e 2 in autostrada.

Delle 14 vittime 10 erano conducenti o trasportati di autoveicoli, 2 i pedoni e 2 i ciclisti. Unico e consolante aspetto positivo il fatto che nel primo semestre non si è contato nessun decesso fra i motociclisti e crediamo sia la prima volta in tutti questi anni segnati da dati da brivido per i bikers.

Crediamo che molto si sia fatto per la sicurezza sulle strade della nostra provincia, ma molto ci sia ancora da fare ad iniziare dai controlli con più pattuglie su strade (quanti telefonini al volante!) e sulle strutture stradali che in alcuni casi, per buche e fondo dissestato, costituiscono veri propri additivi del rischio.

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