4 settembre 1921 – 25 settembre 1961
La doppia inaugurazione del monumento ad Aurelio Saffi
Il 17 aprile 1912 il Consiglio Comunale deliberò la stipula di un accordo tra l’allora pro sindaco Giuseppe Gaudenzi, il tenore Angelo Masini e lo scultore napoletano Filippo Cifariello per la realizzazione di un monumento a Saffi, da collocarsi in piazza entro i successivi venti mesi. Le polemiche che seguirono la presentazione del progetto furono feroci tanto che, il 4 giugno 1913, molti studiosi e uomini di cultura, tra cui Aldo Spallicci, Carlo Grigioni, Antonio Beltramelli, Leonida Emilio Rosetti, don Tommaso Nediani, presero pubblicamente posizione, non approvando l’impostazione dell’opera e il modo in cui lo scultore intendeva raffigurare Saffi. Ma le polemiche a nulla contarono e, otto anni dopo, la statua in onore del triumviro fu posta al centro dell’ellisse, spalle all’Abbazia di San Mercuriale, e inaugurata il 4 settembre 1921.
Poi venne il Fascismo e piazza Saffi fu oggetto di un grande progetto che interessò non solo palazzi e chiese, ma anche l’arredo urbano, come testimoniano i lampioni che recano ancora evidenti i simboli di quegli anni: S.P.Q.F., Anno X E.F., aquile e littori, ecc.
Venerdì 25 agosto 1944, alle 9 e 15 del mattino, l’incursione aerea di una formazione di ventitre bombardieri alleati, causò un gran numero di vittime e ingenti danni agli edifici della piazza. Lo stesso monumento di Saffi venne irrimediabilmente danneggiato.
Quando, al termine della Seconda Guerra mondiale, le truppe di liberazione giunsero a Forlì, per un breve periodo la piazza venne ribattezzata Saint Andrew Square, per poi riprendere l’attuale nome al termine dell’occupazione alleata.
La copia esatta del monumento a Saffi, ricostruita, voluta e finanziata dall’industriale Aldo Zambelli, in accordo con l’Amministrazione Comunale, venne inaugurata il 25 settembre 1961.
Nel 2012 gli studiosi Flavia Bugani e Andrea Savorelli hanno pubblicato “Le due vite del monumento ad Aurelio Saffi” («Il Ponte Vecchio», Cesena), un’interessante studio nel quale vengono descritti “storia, realizzazione, crollo, ricostruzione e restauri del monumento all’insigne forlivese protagonista del Risorgimento italiano”.
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