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MA QUANTA ENERGIA CI VUOLE? articolo di lorena sali

Dopo il telemarketing ecco il porta a porta dei consumi energetici. Come fidarsi? E quanto tempo perso?

Ho appena ricevuto la visita di una signorina del Gestore Energia. Un’entità superiore e sovrannaturale, nominata più volte “Il Gestore dell’Energia”, che chiacchierando via via scopro essere Eni, con la quale peraltro non mi pare di averci mai avuto a che fare se non per la benzina.

EDI amico di Archimede
(Walt Disney)

Al campanello la ragazza mi dice che deve leggere i consumi del condominio. Così apro, ma una volta salita invece mi chiede di controllare un dato sulle mie fatture, perché mi è arrivato l’avviso, vero Signora?!? Questo accade ovviamente perché abbiamo ancora le vecchie tariffe eh già, e ora si può risparmiare, dice lei – altrimenti non sarebbe qui no? Sa com’è, rispondo, ha fatto tutto mio marito pochi giorni fa… e poi io ho la febbre… spalanco le braccia per giustificare la mia tenuta casalinga. Non si preoccupi Signora: il rosa (della vestaglia di pile che ho su da tre giorni) le dona!

Ora, potrò mai fidarmi di una che è riuscita a dire una bugia così grossa senza battere ciglio?

Così le dico che abbiamo cambiato contratto da poco, che è già venuta una sua collega un mese fa – in realtà, anche l’altra volta non abbiamo firmato nulla, ma la “collega” esiste davvero – identico copione. A quel punto mi mostra il logo col cane nero lanciafiamme dell’Eni stampigliato sulla cartelletta che ha in mano: è proprio sicura che fosse una mia collega Signora? che non sia della XYZ che loro fan sempre un gran casino…?

Ambè!

Non senza ripetermi, finalmente la convinco a mollarmi e forse penserà che sono una poveramoglietonta oltre che donnamalaticcia, ma chissene. Mi dà finalmente una bella stretta di mano da manager rampante (frutto forse di un bel full immersion di marketing), e con profondo rammarico per le mie scelte, se ne va proprio sul mio ennesimo colpo di tosse che sa vagamente di polmonite. Non senza però lanciarmi un anatema: “Mi dispiace per lei, che non ha accettato la nostra proposta!”, a parte che doveva solo vedere i consumi del condomino, ma quale che fosse questa proposta non ci è dato saperlo, perché se vuoi qualcosa di scritto sarà solo dopo la firma di un contratto.

Dato che credo nella pace fra i popoli, non l’ho certamente mandata a quel paese, nonostante tutto e nonostante oggi mi fossi già dovuta destreggiare fra diverse telefonate Enel/Hera/e compagnie cantando (grande assente Sorgenia, ma credo abbia i suoi buoni motivi): con Enel ho fatto la moglie di uno che lavora a Hera, con la Telecom mi è spuntata una cugina che ha un negozio Vodafone, e infine con Hera, giusto così per cambiare, ho fatto la badante (dall’accento polacca direi) e signora rientra a fine maggio…

Merito l’oscar. Della pazienza.

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