Lo scopo principale della mostra, come d’altronde di altre iniziative del genere promosse da CRPV, è di fornire elementi oggettivi di valutazione circa le caratteristiche agronomiche e pomologiche e l’adattabilità agli ambienti di coltivazione regionali di novità varietali proposte dal settore vivaistico e dai principali breeders di tutto il mondo. L’albicocco è una delle specie maggiormente interessata dal rinnovo varietale con circa una decina di nuove introduzioni l’anno (provenienti per lo più da Spagna, Francia e Italia): oggi può contare su oltre 60 cultivar in grado di coprire un calendario di raccolta di quasi tre mesi (da fine maggio a metà agosto). Le nuove varietà si distinguono per grossa pezzatura, colore arancio della buccia (spesso sovracolorata di rosso), polpa spicca e resistente alle manipolazioni; caratteristiche queste non sempre però associate a una soddisfacente qualità gustativa. Altro aspetto negativo è la selezione di genotipi privi in tutto o in parte del carattere “autofertilità” (non autocompatibili). L’interesse dei breeders per l’albicocco è giustificato anche dalla sua significativa espansione verificatasi negli ultimi anni in Europa (in particolare nella sponda nord del Mediterraneo). In ambito di Unione Europea i dati FAO attribuiscono a questa specie oltre 100 mila ettari investiti, con un potenziale produttivo di 900 mila tonnellate (1/4 delle quali prodotte in Italia).
Unitamente ai campioni di albicocco, all’interno della mostra pomologica, saranno presentate anche alcune varietà di pesca a maturazione precoce. La mostra pomologica sarà introdotta da Elisabetta Marchetti, Assessore Agricoltura del Comune di Imola, mentre i campioni di albicocco saranno presentati da Stefano Foschi, tecnico CRPV.
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