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LA RICORRENZA DI LUGLIO di Marco Viroli e Gabriele Zelli

Il 2 luglio 1911 nasceva il drammaturgo Diego Fabbri

Diego Fabbri nacque a Forlì il 2 luglio 1911. In gioventù frequentò l’oratorio di don Giuseppe Prati, il quale gli trasmise la passione per il teatro. Tra il 1931 e il 1935 scrisse le sue prime composizioni per il teatro della parrocchia di San Luigi. Il primo lavoro, I fiori del dolore (1931), recava questa dedica: «A Don Pippo, che per primo mi insegnò come fecondare di dolore le aiuole dei fiori».

Dopo essersi laureato nel 1936 in Economia e Commercio all’Università di Bologna, nel 1939 si trasferì a Roma. Qui intraprese la carriera artistica. Nel 1945, insieme a Ugo Betti, Sem Benelli, Massimo Bontempelli e altri autori teatrali, fondò il Sindacato Nazionale Autori Drammatici (SNAD). Fu poi segretario del Centro Cinematografico Cattolico, di cui ricoprì il ruolo di presidente fino al 1950. Come giornalista, fu condirettore dal 1948 della «Fiera letteraria» (diretta dal poeta Vincenzo Cardarelli), quindi direttore della stessa fino al 1967.
Collaborò alla sceneggiatura di oltre 40 film, alcuni firmati da grandi registi come Vittorio De Sica, Pietro Germi, Alessandro Blasetti, Roberto Rossellini, Luigi Zampa e Michelangelo Antonioni.
Per la radio e la televisione curò l’adattamento di drammi e romanzi, dando vita a fortunati sceneggiati, diretti da registi famosi: “Le inchieste del commissario Maigret” (1964-1972), “I fratelli Karamàzov” (1969), “Il sospetto” (1972), “I Demoni” (1972).
La sua vera passione fu però il teatro e, nel corso della sua carriera, scrisse una cinquantina di drammi che furono rappresentati in prestigiose sale tra le quali il Quirino, l’Eliseo e il Teatro delle Arti e interpretati da grandi attori come Giorgio Albertazzi, Rossella Falk, Enrico Maria Salerno, Tino Buazzelli, Giancarlo Sbragia, …
Nel 1946 scrisse “Inquisizione” che fu rappresentato prima nel 1950 con grande successo a Milano, poi anche a Parigi, dove Fabbri si trasferì nel 1952 per un breve periodo.
Nel 1955 al Piccolo Teatro di Milano rappresentò “Processo a Gesù”, considerato uno dei suoi capolavori. Cattolico praticante, Diego Fabbri espresse il suo grande rammarico quando “Processo a Gesù” fu denunciato al Sant’Uffizio per «offesa alla religione e istigazione all’odio sociale».
Nel 1959 sceneggiò, insieme a Indro Montanelli, Roberto Rossellini e Sergio Amidei “Il generale Della Rovere”, per il quale, nel 1962, ottenne la nomination all’Oscar alla migliore sceneggiatura originale.
Nel 1960 assunse la gestione e la direzione artistica del Teatro della Cometa di Roma, dove allestì parte dei suoi drammi. Infine, nel 1970, venne eletto presidente dell’Ente Teatrale Italiano.
Diego Fabbri cessò di vivere a Riccione il 14 agosto 1980. A lui la città di Forlì ha intitolato il proprio Teatro comunale.

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