Lo scopo principale della mostra è di fornire elementi oggettivi di valutazione circa le caratteristiche agronomiche e pomologiche e l’adattabilità aree di coltivazione regionali di novità varietali proposte dal settore vivaistico e dai principali breeders di tutto il mondo.
L’albicocco, interessato al rinnovo varietale con circa una decina di nuove introduzioni l’anno, oggi può contare su oltre 60 cultivar in grado di coprire un calendario di raccolta di quasi tre mesi (da fine maggio a metà agosto). Le nuove varietà si distinguono per grossa pezzatura, colore arancio della buccia, polpa spicca e resistente alle manipolazioni; caratteristiche queste non sempre però associate a una soddisfacente qualità gustativa L’interesse dei breeders per l’albicocco è giustificato anche dalla sua significativa espansione verificatasi negli ultimi anni: in ambito di Unione Europea i dati FAO attribuiscono a questa specie oltre 100 mila ettari investiti, con un potenziale produttivo di 900 mila tonnellate (1/4 delle quali prodotte in Italia).
Il susino, attualmente, non ha problemi di sovra produzione: in Italia, su un’area di circa 13-14.000 ettari, se ne producono quasi 200.000 tonnellate l’anno, delle quali ben 1/3 nella sola Emilia-Romagna. Le varietà più diffuse sono quelle del gruppo cino-giapponese, capace di esprimere, in termini di qualità del frutto e ampiezza del calendario di raccolta, un potenziale decisamente superiore alle varietà europee. Per contro, le susine asiatiche sono più sensibili ad alcune fitopatie (sharka e leptonecrosi) e presentano maggiori difficoltà di adattamento ai nostri ambienti di coltivazione: nonostante ciò continuano ad attirare l’interesse dei consumatori, rappresentando circa il 75% dell’offerta nazionale.
Nonostante la crisi strutturale, che ha significato riduzioni di superfici coltivate, il pesco rimane di gran lunga la varietà più diffusa in Emilia Romagna con una produzione che si attesta attorno alle 400.000 tonnellate su un’area complessiva di oltre 17.000 ettari. Oggi è necessario puntare con forza verso un’innovazione varietale, che privilegi gusto dolce, colorazione rossa, forma più sferica possibile, buona tenuta in termini di conservazione, caratteristiche presenti in parecchie varietà emergenti, che verranno esposte nel corso della mostra pomologica.
La mostra sarà introdotta da Christian Castorri, Assessore Agricoltura del Comune di Cesena, mentre i campioni di varietà frutticole saranno presentati da Stefano Foschi e Daniele Missere (CRPV) e da Chiara Etiopi (Consorzio della Ciliegia e della Susina di Vignola).
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