Il 16 settembre 1841 nasceva a Forlì Alessandro Fortis
Nel 1905 il forlivese Alessandro Fortis divenne, per un breve mandato, presidente del Consiglio dei Ministri. Laureato in Giurisprudenza a Pisa nel 1862, Fortis svolse pratica forense presso il grande giurista forlivese Oreste Regnoli. Partecipò come volontario garibaldino alle campagne militari del 1860 (Impresa dei Mille), alla III Guerra d’Indipendenza (1866) e al fallito tentativo di liberare Roma e il Lazio dal potere del papa.
Nel 1880, essendo divenuto nel frattempo uno degli esponenti più importanti del movimento repubblicano, fu eletto deputato. In seguito fu protagonista di un’evoluzione politica che lo portò a entrare nella compagine governativa. Strinse un sodalizio con Francesco Crispi, col quale divideva i trascorsi mazziniani e garibaldini, e, in qualità di sottosegretario al Ministero degli Interni, fece parte del primo Governo presieduto dallo stesso Crispi. Successivamente, nel primo Governo Pelloux, divenne ministro dell’Agricoltura, Industria e Commerci, ma fu poi costretto a dimettersi a causa dell’orientamento reazionario adottato dal presidente del Consiglio.
Aderì infine al gruppo liberal-riformista guidato da Giovanni Giolitti, di cui, come già detto, prese il posto di presidente del Consiglio, nel 1905. Morì a Roma nel 1909.
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