‘Andando avanti è bene se ogni tanto ci guardiamo indietro perché il passato ci aiuta’. Parole, queste del Maestro Tonino Guerra, che valgono per ogni settore della nostra società, agricoltura compresa. Il territorio regionale, infatti, è ricco di varietà frutticole antiche, che, con il passare del tempo, vengono coltivate sempre meno in quanto hanno perso una valenza commerciale su larga scala: conseguentemente è, quindi, reale il rischio di estinzione di queste cultivar, che, seppur marginali sul mercato, rivestono però un’importanza a livello di agrobiodiversità. Per questo la stessa Regione Emilia Romagna, con un’apposita disposizione legislativa (datata 2008) ha previsto l’attivazione di progetti di tutela e salvaguardia di tali varietà, che sono un patrimonio importante dal punto di vista qualitativo, oltre ad essere “protagoniste” di manifestazioni e sagre locali, finalizzate al loro rilancio in segmenti di mercato di nicchia, che, seppur in misura contenuta, manifestano interesse per produzioni del genere.
Proprio questi temi saranno al centro del convegno, che sarà presieduto dall’on. Tiziano Arlotti e coordinato da Giuseppe Salvioli, presidente Coldiretti Rimini. Nel corso dell’evento sono previste le relazioni di Luciana Finessi (Assessorato Agricoltura, Regione Emilia Romagna) sul tema della biodiversità, di Claudio Buscaroli (CRPV) su antiche varietà di specie da frutto nel progetto Agrobiodiversità della Regione Emilia Romagna, di Valentina Bosco (Coldiretti Giovani Impresa Emilia Romagna) su occasioni imprenditoriali per i giovani agricoltori e di Francesco Chinosi, titolare dell’azienda agricola, vincitrice della selezione Emilia Romagna Oscar Green. Nel corso del convegno verrà allestita anche una mostra pomologica di varietà frutticole autoctone.
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