La tendenza a intensificare gli impianti, affermatasi già da qualche tempo nel melo, poi proseguita nel pero, da qualche anno interessa anche la coltivazione di altre drupacee: oltre al pesco ad alta densità e al ciliegio ad altissima densità (fino a 6-7.000 piante/ettaro), si stanno diffondendo frutteti intensivi anche nell’albicocco e nel susino cino-giapponese (1.500/1.700 piante/ettaro). Il passaggio, poi, da forme di allevamento tradizionali a sistemi intensivi ha portato mutazioni anche nei criteri di gestione agronomica dei frutteti, in merito alla ricerca di una maggior sostenibilità ambientale e all’introduzione di altre innovazioni tecniche.
Proprio su queste tematiche CRPV ha coordinato per un biennio un progetto di sperimentazione denominato “Impiantistica e gestione di frutteti sostenibili sul piano tecnico, economico ed energetico”, in partnership con Astra e le Università di Bologna e delle Marche: il convegno sarà, quindi, l’occasione per la comunicazione finale dei risultati di tutta l’attività progettuale. Il programma dell’evento prevede, dopo l’introduzione di Giampiero Reggidori (presidente CRPV), le relazioni di Davide Neri, Francesca Massetani e Giorgio Murri (Università Politecnica delle Marche), Daniele Missere (CRPV), Vincenzo Ancarani e Luca Corelli (Università di Bologna): concluderà il convegno Valtiero Mazzotti (Regione Emilia Romagna)
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