Che strano. Mentre a Forlì le associazioni del commercio per il rilancio del centro propongono una maggiore pedonalizzazione (il 60 per cento dell’attuale Ztl a disposizione solo dei pedoni), a Cesena (a pochissimi chilometri di distanza) c’è chi vorrebbe più spazio per le auto. Corrado Augusto Patrignani, presidente di Confcommercio, era arrivato anche a proporre la riapertura di piazza del Popolo.
Di solito si dice che la verità sta nel mezzo. In questo caso io condivido la politica dei forlivesi: la pedonalizzazione. Un centro storico pedonalizzato è una ricchezza per il commercio. In giro per l’Italia e l’Europa sono tanti gli esempi che lo dimostrano. Se poi il centro è bello come quello di Cesena (scusate il campanilismo) può essere un valore aggiunto e aiutrare a fare concorrenza ai centri commerciali. A patto che si rispettino alcuni canoni.
Uno dei problemi è la sosta. Quella a ridosso del centro deve essere adeguata e a pagamento in modo tale da poter garantire la necessaria rotazione. Pagare però non significa svenarsi. Perciò è legittima la richiesta delle associazioni forlivesi di applicare un costo inferiore a un euro all’ora. Per la sosta lunga, invece ci sono i parcheggi scambiatori che, però, devono essere supportati da un trasporto pubblico adeguato.
Per poter attirare le persone in centro servono anche attrazioni. Possono essere anche a basso costo, ma ci devono essere. Sabato scorso, ad esempio, era molto bello e gradevole la presenza di una band (quattro persone) vestita da babbo natale che camminava lungo le strade del centro storico di Cesena alternando musica jazz a quella natalizia.
Nello stesso tempo sarebbe bello vedere una maggior presenza (meteo permettendo) di spazi commerciali di ristorazione all’aperto che potrebbero diventare anche luoghi di relazioni tra i cittadini. Iniziativa che, però, l’amministrazione comunale dovrebbe favorire con un drastico taglio della tassa di occupazione del suolo pubblico.
Va da se che nel contempo serve una proposta commerciale adeguata e differenziata. Molto ruota attorna alla presenza di un magnete che non deve necessariamente essere un’attività commerciale. Può anche essere una piazza che tutti i giorni o quasi ospiti iniziative che possono essere di richiamo. Non è detto che debba essere la stessa tutti i giorni. Nel caso si faccia la scelta “itineramente” l’importante sarebbe dare certezze al calendario. E’ chiaro che tutto dovrebbe passare attraverso un’interazione (a 360 gradi) fra pubblico e privato. Il resto poi lo farebbe la capacità di spesa del singolo che al momento, purtroppo, è quella che è.
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