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Piazza della Libertà, una proposta alternativa

Da oltre venti anni a Cesena tiene banco il dibattito sul futuro di piazza della Libertà, area centrale destinata a parcheggio. E’ stato anche un tema molto dibattuto in più di una campagna elettorale senza però che determinasse un particolare scostamento di voti. Nemmeno quando un comitato raccolse oltre seimila firma per contestare l’intenzione del Comune di pedonalizzarlo.

Piazza della Libertà – foto di Zio Woody, da Flickr https://www.flickr.com/photos/ziowoody/

Adesso il tema è tornato di stretta attualità in quanto il Comune pare intenzionato a portare avanti il progetto di riqualificazione e pedonalizzazione finanziato, per buona parte, dalla Regione. Il progetto di riqualificazione è bello, ma sarebbe del tutto inutile se, in parallelo, non si costruisse anche un progetto di utilizzo. Se piazza della Libertà fosse riqualificata e poi lasciata al suo destino rischierebbe di essere una nuova cattedrale nel deserto. Se, invece, per almeno quattro giorni alla settimana vi si organizzassero iniziative di grande richiamo, la piazza potrebbe diventare quel magnete che in centro manca e del quale se ne sente un grandissimo bisogno, molto più di poco meno di novanta posti auto.

Nello stesso tempo, però, è del tutto giustificata la protesta del comitato formato dai commercianti di quell’area che temono che la cancellazione del parcheggio possa essere un colpo mortale per le loro aziende. Una preoccupazione legittima, ma ci sono esperienze che dimostrano il contrario. Prendiamo piazza Aguselli. Il momento di maggior fulgore lo ha vissuto quando c’erano le casette degli ambulanti che avevano preso il posto del parcheggio. Pur in assenza di stalli per le auto, le attività commerciali funzionavano e le casette erano diventate un magnete.

Èperò chiaro che servano risposte anche per quanto riguarda la sosta. La proposta del comitato, per la verità, è interessante: creare un parcheggio interrato sotto alla nuova piazza. Potrebbe essere l’uovo di Colombo, ma non mancano i rischi. Innanzitutto c’è un problema da risolvere con le Belle arti. Non è così automatico che sia concessa l’autorizzazione a scavare.

Lo dimostra lo scambio di corrispondenza (tutta agli atti in Comune) avuta dalla Soprintendenza con l’allora sindaco Giordano Conti. Altro rischio è quello legato ai tempi. Se, come sostengono in molti, li sotto si potranno trovare moltissimi reperti il rischio è che il cantiere resti aperto per molto tempo, con effetti altrettanto pesanti per il commercio.

E’ chiaro, in ogni caso non ci sono certezze. Quindi può essere ritenuto giusto tutto o il contrario di tutto, comprese le varie proposte di fare parcheggi interrati. A proposito, quello del Carducci non sarà mai redditivo. Lo dimostrano i vari piani finanziari fatti e presentati.

Fra le varie ipotesi ce ne una che ancora non è stata percorsa e che ritengo potrebbe garantire il giusto equilibrio a tutto il comparto. Parto dal presupposto che piazza della Libertà vada riqualificata proponendo un calendario di iniziative per farla diventare quel magnete del quale il commercio ha un grande bisogno.

Nello stesso tempo si può dare una risposta molto più che parziale al problema della sosta lasciando perdere faraonici progetti di parcheggi interrati e investendo poche decine di euro in vernice blu e ridisegnare degli stalli in piazza Isei.

Vi potrebbero trovare posto poco più di cinquanta auto. Adesso l’area è riservata ai residenti che non dovrebbero essere penalizzati. Durante il giorno dovrebbero poter parcheggiare senza spendere un centesimo mentre di sera tornerebbe a loro completa disposizione, evitando, quindi, anche il pericolo dei rumori. Il tutto istituendo la Ztl dalle 19,30 alle otto e lasciando libero il transito nelle altre ore.

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