Chi dice che a Cesena, in centro, c’è un problema legato alla sosta forse si sbaglia. Per lo meno, la mia esperienza dimostra il contrario. Io, di solito, uso la moto o la bicicletta, ma nell’ultimo periodo, ho preso anche l’auto.
Almeno in due occasioni: sabato 10 e questa mattina (sabato 17). In entrambi i casi sono partito da casa (Diegaro, quattro chilometri dal centro per chi non è di Cesena). Sabato 10 sono uscito alle 16,50, ho parcheggiato in viale Mazzoni ed alle 17,05 ero in piazza del Popolo per partecipare alla manifestazione di solidarietà per l’attentato terroristico di Parigi.
Sabato 17 sono partito alle 10,35 da casa e alle 10,44 ho parcheggiato in zona ponte Nuovo (lato Matrix), l’area non è a pagamento. Quindi, a circa 400 metri da piazza del Popolo, dove dovevo andare per fare acquisti.
Qualcuno che in Italia è stato molto importante disse che due indizi fanno una prova. Non voglio arrivare a sostenere che la mia esperienza debba fare giurisprudenza, però ritengo che non sia da sottovalutare. A me, però, fa pensare che si debbano fare attente valutazioni prima di imbarcarsi in costosi progetti su parcheggi interrati.
E’ vero che in passato sono state fatte valutazioni sbagliate. Una riguarda viale Mazzoni dove fu bocciato il progetto di interrato tradizionale. L’altro è relativo a via Verdi. Quegli ottanta posti sotto al giardino pubblico erano e sarebbero molto importanti e non comportavano nessuna spesa extra in quanto l’area doveva essere ristrutturata. Insomma, non c’era niente da smantellare.
Adesso, per il centro storico, invece è sbagliato fossilizzarsi sul tema della sosta. Serve un dibattito su una proposta complessiva. La crisi non si combatte offrendo dei posti auto in più, ma proponendo un centro bello, attraente ed anche facilmente fruibile.
Resto convinto che il centro storico di Cesena abbia le potenzialità per essere un grande centro commerciale a cielo aperto. Ma, per renderlo competitivo, innanzitutto servirebbero delle attrazioni. Un calendario di manifestazioni che non si concentri nel fine settimana. Tutto passerebbe attraverso l’utilizzo di piazza della Libertà (da ristrutturare), che dovrebbe essere il magnete, ma non essere l’unico polo. Andrebbero sfruttato anche il sistema Fabbri-Almerici, valorizzate le piazze Amendola e Guidazzi. Insomma, creare una rete che diventi anche un sistema a misura di famiglie. Il tutto contornato da un’offerta di sosta che, in buona parte, esiste già. L’unico tassello da aggiungere sarebbe piazza Isei (dalle otto alle 19,30) in attesa che sia pronta l’area della Sacra Famiglia e, poi, vedere l’effetto che fa.
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