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Progetti Ser.In.Ar.: università e imprese oggi più vicine

marcello solfrittiNei mesi scorsi Ser.In.Ar. (società di sostegno ai decentramenti universitari a Forlì e Cesena) ha finanziato un interessante progetto all’interno del Laboratorio di Terminologia e Tradizione Assistita, attivo dal 1996 presso la Scuola di Lingue e Letterature, Interpretazione e Traduzioni (ex SSLMIT) di Forlì, con lo scopo di favorire una forte relazione fra giovani laureati magistrali e il tessuto delle imprese sul territorio, al fine di favorirne l’inserimento.
Il Laboratorio, coordinato dalla prof. Silvia Bernardini, implementa progetti di ricerca terminologica e di traduzione tecnica e opera, fin dalla propria costituzione, nella piena consapevolezza che la formazione accademica non può prescindere da quanto avviene nel mondo produttivo; in quest’ottica la mission del Laboratorio stesso punta con decisione a prospettive professionali e aziendali.

“Il coinvolgimento di Ser.In.Ar. – spiega il prof. Marcello Soffritti, vicepresidente della Scuola (nella foto) – prevede un contributo di 10.000 euro, che viene utilizzato per attivare due collaborazioni professionali della durata di 12 mesi (avviate nel mese di ottobre 2014) con altrettanti giovani ricercatori (Ilaria Gobbi e Claudia Lecci), che hanno il compito di potenziare i rapporti con le imprese del territorio, con la Camera di Commercio di Forlì-Cesena, con le associazioni professionali, con le istituzioni internazionali (in particolare la Direzione Generale della Traduzione in sede di Commissione Europea), al fine di favorire l’ingresso nel mondo produttivo di giovani laureandi e neo laureati, anche tramite la modalità di stage formativi. Il progetto prevede, inoltre, un’attività finalizzata alla formazione continua in ambito linguistico, specie per quanto concerne gli aspetti più prettamente tecnologici e l’utilizzo di software dedicati alla traduzione assistita e la gestione terminologica”.

“Il progetto – commenta Alberto Zambianchi, presidente di Ser.In.Ar. – conferma ancora una volta il forte e costante impegno della nostra società e delle istituzioni locali per la messa in rete del mondo accademico con il tessuto economico locale, sia in un’ottica di orientamento al lavoro sia in un’ottica di valorizzazione delle competenze dei neo laureati. In secondo luogo, considerata la preparazione di questi giovani, questo intervento incrocia anche le istanze delle piccole imprese locali impegnate in processi di internazionalizzazione: funzione strategica per superare quanto prima, e quanto meglio, l’attuale perdurante crisi”.

 

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