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Telefonia aziendale: valutate i costi nascosti

Scena: l’ufficio di un cliente importante. Uno di quelli “bravi”, con cui è un piacere lavorare. Non perché non contratti fino allo spasimo per ottenere le migliori condizioni, anzi. “Bravo” perché è in grado di valutare tutti gli aspetti di un’offerta commerciale, non solo il prezzo. Servono competenze, voglia di guardare dentro alle cose e anche il “carattere” per tenere testa al top management che in un momento come questo chiede solo tagli, tagli, tagli… Come responsabile commerciale non capita spesso di vedersi riconosciuto un merito da un cliente così, ma a me è successo e proprio di recente. Sulla telefonia, come saprete, va avanti da tempo una guerra dei prezzi feroce. Dall’utenza consumer (quella che si abbona al supermercato, per intenderci) la battaglia si è spostata nel mercato aziendale, dove però il costo della tariffa non è l’unica componente da tenere in considerazione. Quante ore deve impiegare il mio reparto amministrativo per sistemare quella fattura? A chi può rivolgersi? Quali strane procedure deve attivare per ordinare una nuova sim o un nuovo telefono? Tribucoop by Cooperdiem ha puntato sin dall’inizio sulla trasparenza del proprio contratto e su un rapporto con l’operatore telefonico chiaro e privo di clausole che non fossero pienamente comprese dall’interlocutore. La convenienza delle nostre tariffe è ancora imbattuta sul mercato, ma di fronte a un’offerta arzigogolata, con cifre sparate a casaccio e mai messe nero su bianco, anche il cliente più “bravo” può vacillare. E a questo punto capisci se ha anche la capacità di dare un valore a quegli elementi che sono intangibili solo finché funzionano: il livello dell’assistenza in primis. Perché un problema può capitare a tutti, quello che fa la differenza è la volontà di risolverlo.

Articolo apparso nel n.2/2015 del mensile La Romagna Cooperativa

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