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CON IL NASO ALL’INSÙ di Marco Viroli e Gabriele Zelli

 

Nella Chiesa della Santissima Trinità, nel pilastro tra la prima e la seconda cappella di sinistra, si trova il monumento funebre a Domenico Manzoni, scolpito da Antonio Canova nel 1817, ma collocato nell’edificio sacro solo nel 1819. Il modello di stele funeraria, creato dal Canova, conobbe grande fortuna e larga diffusione nell’Ottocento. Anche in quest’opera il maestro veneto del Neoclassicismo, che già dal 1783 si occupava di sepolcri, offrì la sua interpretazione della morte, vista come sonno ristoratore in cui si placano i dolori e le ansie della vita. Nella realizzazione della stele il Canova perseguì la ricerca della semplicità strutturale e della purezza formale. La figura femminile che vi è raffigurata è probabilmente quella di Gertrude Versari, moglie di Manzoni, la quale abbassa rassegnata il capo di fronte all’ineluttabilità del trapasso.

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