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Truffe on-line, attenzione al “Cryptolocker”

Furto, richiesta di riscatto, pagamento. Questo il triste meccanismo ideato dagli hacker che diffondono in Rete il famigerato virus “Cryptolocker”. Nell’ultimo periodo la sottrazione di dati da computer attraverso questo sistema è in forte ascesa, ogni utente che abbia a che fare con Internet e posta elettronica è pericolosamente a rischio.

Di cosa si tratta? Cryptolocker è un cosiddetto “trojan” informatico che cripta i dati contenuti nella memoria dei dispositivi collegati alla Rete (ma anche all’interno dei sistemi cloud), per poi richiedere un vero e proprio riscatto in cambio della chiave per decriptare le informazioni criminosamente sottratte.

Come funziona? L’utente riceve una mail con all’interno un allegato da scaricare o un semplice link che indirizza a presunte spedizioni o prestazioni di servizi a suo favore. A questo punto, scaricando il file, viene iniettato il virus che, criptandoli, renderà inaccessibili tutti i dati. Per sbloccare la spiacevole situazione sarà quindi richiesto, dagli hacker, il pagamento di una somma in denaro, solitamente in Bitcoin, una moneta virtuale gestita autonomamente attraverso i siti di cambio, senza il controllo di alcuna autorità ufficiale (al cambio attuale 1 Bitcoin vale circa 257€).

Aziende private e pubbliche, cooperative, Pubblica Amministrazione, privati cittadini, tutti a rischio. Occorre prestare profonda attenzione a mail sospette, soprattutto a quelle che hanno come oggetto vendite, vettori postali, utenze e servizi. Il consiglio è quello di aggiornare costantemente l’antivirus ed eseguire periodicamente il backup dati trasferendoli in una memoria esterna e, nel caso si subisca una truffa, rivolgersi immediatamente alla Polizia Postale.

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