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La sperimentazione dei Rubatong, la poesia di Raffaello Baldini, le storie di Marco Paolini e le sonorità desert-romagnole dei Sacri Cuori

Dopo una prima metà di rara densità di appuntamenti interessanti, l’ottobre culturale romagnolo prosegue con una serie di proposte praticamente infinita.

Domenica 18 (alle ore 18), ad esempio, si apre a Ravaldino in Monte, vicino a Meldola (Fc), la XXVI stagione live dell’Area Sismica, che esordisce subito con la data unica e inedita in Italia dei Rubatong. Nati da quei vulcani che sono Luc Ex e Han Buhrs, i Rubatong sono inclassificabili per definizione. Questo progetto vede tra i membri Tatiana Koleva, percussionista famosa in ambito classico contemporaneo, René van Barneveld, chitarrista noto per navigare tra la musica rock e quella rap (è ex Urban Dance Squad) senza aver mai abbandonato la sua lirica bluesy, Luc Ex, divenuto popolare fin da subito, essendo stato membro dei The Ex, e infine Han Buhrs, voce dei mai troppo benedetti Palincks, cantante abrasivo, possente, dagli echi beefheartiani, che, come in tutti i progetti a cui partecipa, dona una personalità unica ai Rubatong.

A Ravenna invece, in occasione dei dieci anni dalla scomparsa del grande poeta di Santarcangelo Raffaello Baldini, insignito con la cittadinanza onoraria, nel weekend tra il 23 e il 25 ottobre si tiene “Largo a Baldini!”, serie di eventi organizzati in suo onore. Venerdì 23 si inizia alle 20 al teatro Rasi con l’inaugurazione della mostra “Baldini in scena”, con foto di Sandro Cristallini e still video di Stefano Bisulli, a cura di Fabio Bruschi. Alle 21, sempre al Rasi, ecco poi il recital musicale “Fiumana”, con Vittorio Bonetti, Eliseo dalla Vecchia e Rudy Gatta. Sabato 24, tra le altre cose, ancora teatro Rasi protagonista, con la proiezione alle 20.30 del corto di Silvia Bigi “E’ diveri” e alle 21 del video di Baldini che legge “La Fondazione” al Premio Riccione. Domenica 25 infine, in centro storico alle 16.30 “La chéursa”, letture di corsa con Lorenzo Scarponi, Eliseo dalla Vecchia, Rudy Gatta, Giuseppe Bellosi, e al Rasi alle 21 lo scrittore Paolo Nori legge “Coso. Discorso su Raffaello Baldini”.

Il giorno seguente, lunedì 26, si può poi andare a Faenza, dove al teatro Masini Marco Paolini porta in scena alle 21 “Numero primo”. Questo lavoro teatrale non è un monologo, ma un “album”. Riprende il filo di un racconto autobiografico a puntate cominciato con “Adriatico” e proseguito poi con altre storie (“Tiri in porta”, “Liberi tutti”, “Miserabili”, tra gli altri). Il filo di memorie, di luoghi, facce ed esperienze ha finora accompagnato la crescita del protagonista Nicola nella geografia e nella storia recente del nostro paese. Per alcuni gli album sono un racconto generazionale, uno sguardo ironico girato all’indietro; stavolta Paolini cambia registro.

E se, per finire, vogliamo scegliere una festa di Halloween, ecco che al Bronson di Madonna dell’Albero (Ra) il 31 ottobre arrivano in concerto alle 22 i Sacri Cuori, gruppo creato e guidato dal chitarrista e compositore Antonio Gramentieri ormai lanciatissimo anche in ambito internazionale. La formazione tipo è un quartetto (affianco a Gramentieri ci sono Francesco Giampaoli al basso, Franz Valtieri al sax baritono e Diego Sapignoli a batteria e percussioni) che, a seconda dei contesti e delle occasioni, si allarga a quintetto, sestetto e settetto. Il loro percorso artistico intreccia i suoni del folk e del blues (del deserto) americano e la tradizione della colonna sonora all’italiana (Nino Rota e Trovajoli). Presentano il nuovo album, “Delone”.

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