di Federica Angelini
«Chi di noi non ha una figlia, una moglie, una sorella che la sera non esce da sola?». «I fatti di Colonia? Della stessa gravità di Charlie Hebdo». No, non siete al bar. Se sentite queste frasi potreste essere collegati con una trasmissione che ospita direttori ed editorialisti (tutti maschi, ça va sans dire) dei principali quotidiani italiani. Ecco, in queste frasi c’è un pressapochismo, un razzismo e un maschilismo per certi versi imbarazzanti. Infatti il punto di vista è davvero: questi musulmani vogliono ledere due delle nostre libertà fondamentali, quella di stampa e quella delle nostre sorelle, madri, figlie di girare per strada senza timori. E tuttavia mettere sullo stesso piano una strage con numerosi morti a un’aggressione gravissima (da condannare, punire, perseguire) ma che non ha provocato perdite di vite umane, pare perlomeno di cattivo gusto. Va bene che dobbiamo marchiare e colpevolizzare lo straniero, ma insomma, un po’ di rispetto per la vita umana male non farebbe. Inoltre, quel “le nostre figlie” nasconde un maschilismo talmente radicato e profondo da non essere nemmeno più percepito: è giusto che ci occupiamo di questa cosa, noi maschi occidentali, perché le nostre donne non si toccano. Quasi, implicitamente e inconsapevolmente a dire: se poi nel mezzo ce ne fosse stata qualcuna magari orfana di padre, single o lesbica e con figlie femmine, beh, ohi, sarà stata almeno vicina di casa di qualche maschio. Trapela appunto ancora l’idea della donna come figlia, sorella, moglie, amica, fidanzata, forse collega (anche se poi nessuno dice mai, per esempio, “chi di noi non ha una collega…” chissà perché) di un maschio. Bene, i fatti di Colonia sono una ferita aperta per tutte le donne, e quindi per tutti gli individui, vanno perseguiti e anche capiti per evitare che si ripetano. Usarli per spargere odio razzista e subdolo sessismo non aiuta nessuna delle cause che tutti diciamo che sarebbero da perseguire: dar vita a un mondo più giusto, pacifico e libero (le tre cose del resto sono strettamente interconnesse).
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