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Il turismo “mordi e fuggi” non basta più alla Romagna

Fra Cesena, Cesenatico e Forlimpopoli potrebbe nascere un “triciclo” che, eventualmente, sarebbe propedeutico anche alla creazione di un pacchetto turistico romagnolo. Tutto ruoterebbe attorno a una sinergia fatta nel ponte di Ognissanti. In quel periodo Cesenatico organizza la kermesse “Il pesce fa festa”. La città Malatestiana aveva in calendario “Cesena a tavola”, manifestazione gastronomica che si è presa un anno di pausa, ma che dal prossimo anno tornerà rivista e corretta. A quel punto se Forlimpopoli organizzasse qualcosa nel segno di Artusi potrebbe nascere una proposta unica che, onestamente, avrebbe pochi rivali nel suo genere. Anche perché alla buona cucina potrebbe unire le bellezze del territorio che in questo periodo si prestano alle visite.

Artusi e le “mariette” a Expo

Va da sé che il tutto dovrebbe passare attraverso la creazione di un pacchetto turistico unico. Questo, però, non comporterebbe la nascita di una regia unica per le singole fiere. Ognuna manterrebbe la propria autonomia. Ma sarebbe un passo importante verso la vendita del territorio che, poi, deve avere la forza di diventare romagnola. Per essere competitivi sul mercato globale bisogna fare sistema. A quel punto la Romagna avrebbe pochi rivali. Non solo in campo nazionale.
In questo ha ragione da vendere Lorenzo Tersi, manager del vino e della finanza, che, intervistato da Mario Russomanno a “Salotto blu”, trasmissione in onda su Video Regione, ha detto: “Se la Romagna fa sistema può sfondare sui mercati globali”.
Secondo Tersi (e non è l’unico a pensarla così) la nostra terra è ammirata in tutto il mondo per la cultura, la storia, la produzione gastronomica e enologica, per le bellezze ambientali. Ma tutte queste virtù non godono di una presentazione univoca. Un pacchetto unico sarebbe in grado di sfondare sui mercati globali come stanno facendo altri territori (francesi e spagnoli, ma non solo) che non hanno niente in più della Romagna.
Invece, procedendo per ordine sparso finiamo per accontentarci. In molti casi di un turismo mordi e fuggi che spesso, essendo elevato alla massima potenza, porta pochissimi benefici al territorio.

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