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“Ingiustificata la violenza dei collettivi”

Giuliano Zignani

La Uil regionale prende posizione sui fatti successi nell'Università di Bologna: la violenza fine a se stessa non porta a nulla

Chiara e netta presa di posizione della Uil regionale sui fatti successi nell’Università di Bologna. A Lettere, in via Zamboni, sono stati messi i tornelli nella biblioteca, decisione invisa dai collettivi che hanno occupato la sede è dove ci sono stati scontri con la polizia. Giuliano Zignani, segretario regionale della Uil, ha condannato il comportamento dei collettivi. Lo ha fatto senza se e senza ma.

“Non c’è niente di giustificabile – scrive –  su quanto i collettivi hanno fatto al 36 di via Zamboni. La violenza, o come i collettivi preferiscono chiamarla in modo insulso il ‘conflitto’, e la rivendicazione fino a ste stessa non portano a nulla. Più che i tornelli, ai collettivi interessano le prime pagine dei quotidiani e i servizi sui tg, meglio se nazionali.
Devastare biblioteche oppure occupare per anni o anche solo per un giorno un aula universitaria significare ledere i diritti degli studenti che, sui libri, vogliono costruire il loro futuro. Per non parlare delle minacce e delle violenze subite dai lavoratori non solo della biblioteca del 36, ma anche di altre sedi universitarie. Affinché via Zamboni non venga solo ricordata come la via dello sfascio e dalla violenza ma possa diventare la strada del confronto.
Ed è ai giovani universitari che la Uil vuole parlare organizzando per l’8 marzo, nella sede del nostro centro di formazione Enfap (via Zamboni, 8 – dalle 16 alle 18), un momento di confronto in cui riflettere sugli ‘strumenti’ in mano oggi ai giovani che si affacciano sul mercato del lavoro. Il lavoro, la buona flessibilità e contro il precariato, per noi della Uil, sono un potente collante per la coesione sociale. Il lavoro dà futuro, garantisce dignità alle persone ed è il primo mattone per una società equa e solidale”.

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