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Troppi addii nei 5Stelle. Problemi con Natascia Guiduzzi?

In quattro anni tantissime le defezioni eccellenti. Non può essere solo un caso. La fondatrice del gruppo di Cesena considerata intoccabile da Grillo

Si scrive Movimento 5Stelle, ma si pronuncia Natascia Guiduzzi. Tutto lascia credere che sia la  due volte candidato a sindaco a essere il vero dominus del gruppo cesenate. Ed è anche logico che lo sia. Di sicuro le va ascritto il merito di essere stata la prima referente cesenate dei 5Stelle. Mi ricordo quando, per la prima volta Grillo venne a Cesena (piazza della Libertà) a gestire tutto era Natascia Guiduzzi. Ma il suo grande merito è stata l’organizzazione della prima Woodstock dei 5Stelle. Sì tenne al parco Ippodromo e la gestione fu a carico di Natascia Guiduzzi. Le cose andarono bene e dal quel giorno per i vertici nazionali dei 5Stelle, a partire da Beppe Grillo, Natascia Guiduzzi è intoccabile. Fin qui i meriti. C’è poi l’attività politica dove, a mio avviso, non ha eccelso in modo particolare. È stata piuttosto anonima e non si è mai visto l’attivismo che spesso contraddistingue gli esponenti dei 5Stelle. Anzi, di frequente l’attività grillina si è mescolata a quella dell’altra opposizione. Nella prima legislatura, ad esempio, è parsa molto appiattita su Antonella Celletti (Lega nord).

Molte ombre poi ci sono anche nella gestione del partito. Siccome un punto di riferimento ci deve essere, è logico che lo sia stato chi per primo ha avuto un ruolo di responsabilità. Questo non significa che lo debba essere in eterno. Però questo è un altro discorso. Ogni partito o gruppo ha, all’interno, dinamiche proprie per regolare la vita democratica. È anche logico che un capo o un referente (chiamatelo come volete) abbia un gruppo di riferimento. È sempre successo e sempre succederà. Il problema è quando questo è troppo chiuso e, quindi, autoreferenziale.

Ed è a questo che pare siano da addebitare le continue defezioni, a partire da quella di Paolo Marani a Vittorio Valletta (2013), il primo tra i fondatori e il secondo tra gli emergenti. Furono espulsi. Poi ci furono le dimissioni di Massimiliano “Massi” Rocchi, capogruppo in Consiglio comunale, e Giovanni Babbi. Adesso è Giorgio Gustavo Rosso ad andarsene.

Secondo Agatha Christie tre indizi fanno una prova. Qui sono addirittura sono di più e tutti fanno pensare che queste defezioni possano essere addebitate alla difficile convivenza con Natascia Guiduzzi e il suo gruppo. Questo è anche quello che emerge dai social dove però non vengono fatti riferimenti espliciti. E anche vero che a lamentarsi sono i fuoriusciti o gli epurati. E loro hanno un motivo per essere critici. Ma è difficile pensare che tutto vada bene, madama e la marchesa.

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