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“L’occupazione femminile cresce nei numeri, non nella qualità”

Giuliano Zignani

Giuliano Zignani (Uil) chiede alla Regione di istituire un Osservatorio sul lavoro femminile per monitorare la situazione

Sarà un 8 marzo differente quello che la Uil Emilia Romagna e Bologna si appresta a celebrare “perché – dice Giuliano Zignani, segretario regionale – abbiamo scelto di stare in mezzo alle giovani e ai giovani per parlare con loro di lavoro e pari opportunità”. Sarà un 8 marzo di dialogo con studentesse e studenti universitari per capire la loro idea di lavoro e soprattutto per spiegare loro “che contro le ingiustizie contrattuali o le discriminazioni sul posto di lavoro, le possibilità di difesa ci sono”.


Focalizzando l’attenzione sull’occupazione femminile, secondo i dati (fonte Istat) elaborati dal Servizio Politiche attive e passive del lavoro della Uil, emerge come le donne disoccupate
siano in calo. Nel periodo gennaio-settembre 2016, rispetto agli stessi mesi 2015, in regione la disoccupazione è diminuita dello 0,8% (da 9,1% a 8,3%; passando da 86mila a 80mila
disoccupate), mentre a livello nazionale è a saldo zero. La flessione del -0,8% distacca di un soffio quella maschile ferma al -0,7% (da 6,7% a 6%). Percentuale che, peraltro, corrisponde
alla media regionale -0,7%.

Diminuisce la disoccupazione e per contro aumenta l’occupazione femminile, segnando un +2,5% (da 59,4% a 61,9%; passando da 850mila a 884mila). A livello nazionale, invece, l’incremento si attesta sul +0,9% (da 47,1% a 48%). Sul fronte maschile, l’aumento segna +0,7% (da 73,7% a 74,7%; da 1.063mila a 1.076mila occupati).
Infine gli inattivi. Anche qui cala del 6,2% il numero delle donne inattive (da 485mila a 455mila), mentre gli inattivi maschili si fermano al -1% (da 290mila a 287mila).


Ma Zignani evita di fare voli pindarici. È realista. “Quello che questi dati non dicono è la ‘qualità’ di questa occupazione su cui, da sindacato, un’idea ce la siamo fatta. Ovvero che aumentano sì i posti di lavoro, ma si tratta per lo più di lavoro precario dove le disparità retributive uomo-donna sono ancora evidenti. Certo l’occupazione femminile è cresciuta di più di quella maschile e il motivo affonda in questa lunga crisi che ha colpito i settori (edilizia e industria) dove gli uomini sono la maggioranza. Questi segni positivi non ci raccontano delle donne costrette a licenziarsi per una gravidanza o peggio ad accettare contratti al ribasso in termini di tutele e salari. Ecco perché sarebbe molto importante che la Regione Emilia Romagna istituisse un Osservatorio sul lavoro femminile per monitorare la situazione”.
Di tutto questo, l’8 marzo 2017, dalle 16 alle 18, nella sede del nostro ente di formazione, Enfap (via Zamboni, 8 – Bologna) la Uil Emilia Romagna e Bologna ne discuterà con gli
studenti e le studentesse. Oltre al segretario generale Uil Emilia Romagna, Giuliano Zignani, sarà presente Silvana Roseto, della segreteria confederale Uil.

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