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Primarie Pd: via al porta a porta

I vecchi metodi potrebbero essere quelli più importante per portare alle urne elettori Pd che si sono allontanati. La lista Orlando di sicuro batterà questa strada per migliorare il voto dei circoli

Migliorare il 32 per cento ottenuto nei circoli e riuscirci portando a votare gli elettori di sinistra moderata che si ispiravano all’Ulivo e si sono allontanati dal Pd. Questo, in estrema sintesi, l’obiettivo della lista cesenate che si riconosce in Orlando e il cui leader è Enzo Lattuca.

Migliorare il risultato ottenuto nei circoli però non sarà facile. Per una serie di motivi. Innanzitutto perché i renziani non hanno tirato i temi in barca nonostante la certezza della vittoria. Anche loro hanno bisogno di migliorare il risultato. Più alta sarà la percentuale ottenuta, maggiore sarà il peso della formazione. È la regola delle elezioni. Ma soprattutto per i renziani aumentare la percentuale ottenuta è importante per poter far eleggere anche Simona Benedetti.
Stando al voto dei circoli, secondo calcoli abbastanza precisi, i delegati renziani eletti sarebbero tre: Fabrizio Landi, Lia Montalti e Damiano Zoffoli. Prima dei non eletti sarebbe l’assessore, colei che (in Comune) siede alla destra del padre.
È chiaro che i renziani confidano che le cose vadano come alle precedenti primarie quando Matteo da Firenze ottenne una percentuale migliore alle primarie (aperte a tutti) che non nei circoli (aperte ai tesserati). È lo stesso obiettivo che ha la lista di Orlando.


Al momento è praticamente impossibile prevedere chi la spunterà. L’impressione è che molto sia legato al convincimento personale. Oltre al marketing tradizionale, quindi ci sarà bisogno anche di quello porta a porta del quale, nell’epoca dei social network, si sta sempre più perdendo l’abitudine. Purtroppo, secondo me.
Quindi è facile immaginare che subito dopo Pasqua cominceremo a vedere anche banchetti (altro soggetto in via di  estinzione), e visite soprattutto in quelle che ormai possono essere definite ex Case del Popolo dove ci sono molti  potenziali elettori del Pd che però, per un motivo o per l’altro, si sono allontanati.

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