Accusati di essere stati prima latitanti e poi di strumentalizzare. La lettera integrale
Sul tema migranti Paolo Lucchi, sindaco di Cesena, va all’attacco di Natascia Guiduzzi, capogruppo dei 5Stelle. E lo fa sparando bordate ad alzo zero. Tra le accuse c’è quella di latitanza e prima e strumentazione dopo. Le accuse contenute in una lettera che pubblico integralmente.
“È quanto meno originale – e piuttosto avvilente – ciò che sta avvenendo intorno allo svolgimento della Quarta commissione e all’attività dell’associazione Croce d’Oro. L’Amministrazione comunale di Cesena e l’Unione dei Comuni Valle Savio hanno iniziato già dallo scorso luglio a denunciare – a livello provinciale e regionale, tanto verbalmente durante vari incontri quanto in forma scritto attraverso lettere formali – il metodo attraverso cui è avvenuto l’affidamento alla Croce d’Oro della gestione delle due strutture di Macerone e San Carlo.
Un metodo, lo ricordiamo, che per la prima volta e come unico caso locale ha completamente esautorato i Comuni dalla decisione, che neanche sono stati avvisati preventivamente.
Un metodo, ancora, che ha “punito” il territorio cesenate, che già accoglieva un importante numero di profughi, superiore a quelli di altri Comuni della Provincia che ancora oggi non hanno strutture o ne hanno di molto piccole.
Le segnalazioni scritte dell’Unione dei Comuni Valle Savio su questa incresciosa situazione, a firma del presidente Paolo Lucchi o anche di tutti i sei sindaci, sono state almeno sei, ad iniziare dallo scorso maggio, momento in cui la Prefettura iniziò genericamente a palesare l’apertura di un “mini Hub” in una delle due Unioni del cesenate, di cui i Comuni non vedevano l’esigenza.
In particolare: il 31 maggio, per ribadire che il modello di accoglienza dovesse essere solo quello diffuso e con piccole strutture; il 18 luglio, in aggiunta ad una lettera del Quartiere al Mare, per supportare la richiesta di informazione sulla struttura della Croce D’Oro di Macerone, purtroppo aperta nel frattempo; il 4 agosto l’Unione ha scritto al Ministro dell’Interno Alfano ed al sottosegretario all’Interno Bocci, per informare anche loro della situazione particolare di Cesena e delle due strutture (definite mini Hub dai gestori), aperte con il totale disaccordo degli enti locali.
Le lettere sono state riprese e riportate dalla stampa locale.
Infine, con comunicazione del 4 ottobre (in concomitanza con un episodio dai risvolti sociali incresciosi, riferiti anche dalla stampa locale), i sei sindaci dell’Unione dei Comuni hanno informato la prefettura circa alcune segnalazioni di forte disagio personale dei profughi accolti dalla Croce D’Oro, loro riferite dalle organizzazioni di volontariato e dai cittadini residenti. Nella stessa lettera, i sindaci hanno posto anche il tema della capienza delle strutture e di loro un eventuale sovraffollamento, chiedendo su questo informazioni specifiche.
In tutti questi mesi di interlocuzione difficile su questi temi, spesso senza ricevere ascolto, dov’erano il Movimento 5 Stelle e la sua Capogruppo Natascia Guiduzzi, che pare scoprire i problemi solo ora, attraverso l’ottimo lavoro della stampa locale, in questo caso a sostegno di una grande attenzione dei parlamentari Enzo Lattuca e Sandra Zampa, come se vivesse in un luogo altro rispetto a Cesena? Dove erano i grillini quando la giunta e la maggioranza di Cesena, con la volontà di far rispettare la propria comunità e di tutelare la dignità dei profughi accolti, rivendicavano a gran voce condizioni di accoglienza diverse da quelle praticate dalla Croce D’Oro?
È vergognoso l’atteggiamento di chi, pur di avere visibilità politica, crea l’occasione, attraverso la richiesta di convocazione di una commissione consigliare, per strumentalizzare a fini bassamente politici la sofferenza dei migranti, interessandosi a questa vicenda solo in un momento di massima visibilità mediatica e, sinceramente, ormai fuori tempo massimo. Accusando giunta e maggioranza di approssimazione senza mai aver davvero affrontato questi temi quando era il momento, senza mai scoprirsi quando c’era da alzare la voce, senza mai prendere una posizione chiara, oltretutto senza neanche aver provato a ricostruire con correttezza le vicende.
Per questo risultato vanno ringraziati in particolare modo particolare l’assessore alle Politiche per le Persone Simona Benedetti ed il dirigente dei Servizi Sociali Matteo Gaggi che, attraverso l’ottimo lavoro di pianificazione e coordinamento, garantiscono un approccio umanamente inattaccabile nei confronti di donne ed uomini che meritano la nostra solidarietà e la nostra cura”.
Questo post è stato letto 202 volte