Oltre ogni aspettativa. Presenti anche molti elettori del Pd
Bersani batte Renzi come affluenza. Ma va detto che l’incontro con l’ex esponente del Pd è stato favorito dall’orario: Bersani di sera, Renzi di mattina. Però va detto che l’incontro di Articolo Uno/Mdp è stato molto partecipato, più delle previsioni. Un’affluenza che forse nemmeno gli stessi organizzatori si aspettavano.
Ma quello che ha meravigliato non è tanto il totale dei presenti. Ci sta che soprattutto in Romagna Bersani faccia il pieno. Ma ha sorpreso l’alto numero di potenziali elettori del Pd. Ed erano veramente tante. Presenze che possono essere motivate in tantissimi modi, ma che il Pd non deve (o non dovrebbe) in nessun modo sottovalutare.
Per il resto è stato il Bersani solito. Molto didascalico e quindi l’opposto di Renzi che si affida alle battute. Per quanto riguarda la proposta politica ha la sinistra come stella polare e lavora per un’offerta di centro sinistra. Insomma, una sorta di Ulivo e lancia messaggi a tutte le forze che si possono riconoscere in quel tipo di progetto. Anche su questo fronte non risparmia stoccate al Pd e a Renzi che, a mio avviso, cita troppo di frequente. Per quanto riguarda le alleanze Bersani si è detto convinto che Renzi lavori per fare un’alleanza con Berlusconi.
Sulle proposte ha le idee abbastanza chiare. A partire da come affrontare i problemi provocati dalla robotizzazione. Secondo lui ci sono due strade: riduzione dell’orario di lavoro; tassazione dell’aumento del rendimento per finanziare la creazione di nuovi lavori, ma serve una grande intermediazione dello Stato. Non è da escludere un mix.
Interessante l’analisi che ha fatto della globalizzazione. “All’inizio gli elettori hanno premiato il centrosinistra perché non piaceva la proposta liberista della destra che adesso attira più gli elettori con una idea protezionistica”. Ha aggiunto che ora deve essere il centro sinistra a fare un nuovo tipo di proposta partendo dal fatto che il modello europeo (alta fiscalità, welfare costoso e alte tasse sul lavoro) è in crisi.
Mdp le sue proposte le farà a Milano il 20 e 21 maggio. Ma Bersani ha dato un’anticipazione: lavoro meno umile e meno precarizzato. Creazione di nuovi posti attraverso gli investimenti (finalmente una proposta keynesiana) con la priorità alla manutenzione. Dal punto di vista fiscale più fedeltà e progressività.
Bersani non è un oratore. È didascalico e prolisso. A prescindere dalle e convinzioni però è gradevole ascoltarlo. Ha la capacità di spiegare bene temi anche complicati. Poi puoi non condividere la ricetta, ma quello è un altro discorso. L’ex esponente del Pd si è detto preoccupato per quello che potrà succedere nel 2018. È stato estremamente chiaro quando ha spiegato che il prossimo anno non avremo più la rete di protezione della Bce e, quindi, per piazzare i nostri titoli saremo nelle mani del mercato e se non avremo delle performance positive correremo grossi rischi.
Questo post è stato letto 167 volte