Paolo Lucchi e Andrea Gnassi i principali candidati a prendere il posto di Errani. Ora il cesenate pare in vantaggio, ma importanti saranno i risultati delle politiche
Dunque, si voterà nella primavera del 2018. In questo senso Matteo Renzi è stato chiaro e dobbiamo giocare a fidarci. Se questi saranno i tempi della politica significa che entro fine anno (presumibilmente prima a di Natale) dovrà essere scelto il candidato parlamentare. In questo modo a Cesena andrà a posto il primo dei tasselli che il Pd deve riempire. Candidato a sindaco e a consigliere regionale saranno gli altri due. Di quelli (soprattutto del primo) si parlerà dopo le elezioni.
Il voto della primavera del 2018 sarà anche un importante crocevia per la politica italiana. Non è detto che gli attuali protagonisti continueranno ad esserlo. Vittorie o sconfitte eclatanti potrebbero esaltare o deprimere qualche leader che poi potrebbe trarre delle conseguenze. Cosa che, invece, difficilmente succederebbe nel caso di un sostanziale pareggio.
Per la Romagna, invece, il voto sarà molto importante, forse determinante. Saranno una sorta di primarie per indicare il “governatore” romagnolo, il politico che dovrà prendere il posto lasciato vacante da Vasco Errani.
Da quando il tre volte governatore dell’Emilia Romagna ha lasciato il Pd è innegabile che ci sia un vuoto che non è ancora stato riempito. Cosa che andrebbe fatta al più presto perché la situazione attuale è un problema anche per il territorio. Prima Errani era una sorta di garanzia per la Romagna. Potevamo avere anche pochi assessori, ma il peso politico non mancava. Adesso non è così, anche perché oltre a non avere un leader, procediamo in ordine sparso.
A mio avviso sono due i politici romagnoli che possono ambire a prendere il posto lasciato vacante da Errani. Si tratta di Paolo Lucchi, sindaco di Cesena, e Andrea Gnassi, sindaco di Rimini. Al momento Lucchi mi pare in vantaggio anche perché in un eventuale ballottaggio (ma è solo fantasia) potrebbe contare sull’appoggio di Ravenna.
Ma lo spartiacque, secondo me, saranno le politiche. In quel caso si vedrà quale sarà il Comune romagnolo più renziano, e quello potrebbe essere un passaggio importante. Lucchi ha una discreta rendita dovuta dal risultato del referendum. Cesena fece molto per la causa del Pd e il risultato non è passato inosservato neppure a Matteo Renzi. Non a caso a Porta a Porta ha citato Lucchi come esempio positivo.
Adesso però per fare il salto definitivo pavolo o supergel deve capitalizzare il risultato. Siccome le primarie sono andate bene, ma non troppo, ha solo un modo per farlo: le politiche. Poi, è vero,ci saranno le amministrative. Ma quelle sono previste nella tarda primavera del 2019. Un po’ avanti. Se invece Cesena alle politiche bisserà il risultato del referendum Lucchi, a mio avviso, avrà di fronte un’autostrada.
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