Vario e interessante è il programma della prima serata, dedicato ai giovani musicisti e alle espressioni amatoriali del territorio; protagonisti della serata, infatti, sono un gruppo di giovani flautisti – studenti di varie scuole musicali della provincia – e i cori Cappuccinini e San Paolo.
I cori sono il frutto dell’attività formativa musicale e canora che fin dagli anni ’70 si svolge per i giovani nelle due parrocchie, ora riunite in Unità Pastorale. Da anni hanno iniziato un’intensa collaborazione artistica: il numero consistente di coristi ha permesso di affrontare ampi repertori realizzando alcuni concerti e progetti musicali anche con orchestre e gruppi strumentali. In particolare l’Anno Mozartiano è stato un grande stimolo per lo studio e la realizzazione del Requiem di Mozart che i cori hanno eseguito a Forlì nel 2006, nel 2007 e ancora recentemente nel 2017, assieme all’Orchestra Maderna. Il Coro Cappuccinini è diretto da Anna Mattarelli, il Coro San Paolo da Enrico Pollini.
Sarà emozionante per il pubblico l’esecuzione della Misa Criolla (dei nativi latinoamericani) di Ariel Ramirez, in quanto, oltre a essere popolarissima in tutto il continente, è musica liturgica, ma delle periferie, di quel “quasi alla fine del mondo” da cui papa Francesco disse di arrivare la sera della sua elezione. Musica suggestiva, parole in spagnolo e note andine. Si sentono tamburi e flauti….la voce del solista è piena e aperta, azzurra come i cieli delle Ande dai quali sale per arrivare “en las Alturas”, nell’alto dei cieli. Voce di Dio e voce di popolo, tutto il popolo latinoamericano, la Misa Criolla fu dedicata dal suo compositore a due suore tedesche, Elisabeth e Regina Brückner, che aiutarono i prigionieri di un campo di concentramento portando loro del cibo. E così tutto si tiene, la lode, l’esistenza dei poveri campesinos e il sacrificio della propria vita per gli altri. Tutto si tiene, “en la tierra y en las Alturas”.
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