A Possibile non piace che nella delibera siano stati inseriti più progetti
Sulla variante che sarà votata domani interviene anche Possibile che analizza tutti i punti contenuti nel documento.
Parte definendola “una forzatura che racchiude al suo interno tutto e il contrario di tutto. Uno di quei minestroni che piacciono tanto alla nostra Amministrazione”.
Poi il documento recita: “Possiamo definire assolutamente positiva la variante che riguarda la rotonda di Borgo Paglia in corrispondenza dello svincolo sulla E45, ricordando che è da anni che ne chiediamo la realizzazione anche sostenendo residenti e comitati. Senza polemica vogliamo ricordare il troppo tempo perso vincolandola ad un Piano Urbanistico, una visione di città e di crescita della città che si è rivelata del tutto sbagliata”.
Promossa a pieni voti la variante di destinazione per i futuri insediamenti universitari in zona Lungo Savio, l’area di proprietà comunale che passerà da “Attrezzature di interesse di Comune e di Quartiere” ad “Attrezzature Universitarie”, sulla base del Protocollo d’Intesa fra l’Università di Bologna e il Comune di Cesena approvato dalla Giunta Comunale nel novembre 2016 il cui rilancio è stato uno dei nostri più grandi successi. “L’area sarà così destinata alla realizzazione dello studentato, della biblioteca e del Dipartimento di Psicologia. Un progetto sul quale fondamentale creare entusiasmo”.
Dubbi sull’ampliamento del Parco Ippodromo. “Accogliendo la proposta avanzata dai proprietari – scrive Possibile – di cessione gratuita di un’area di circa 12.000 mq. (compresa nel perimetro del Parco e soggetta a vincolo espropriativo) a fronte della attribuzione di una capacità edificatoria di 315 metri in un’altra area di loro proprietà.
Positiva la soppressione di un Piano Urbanistico Attuativo che prevedeva l’edificazione ai margini del Parco stesso, ma non possiamo ignorare la segnalazione, che ha trovato ampio spazio sulla stampa locale, che la nuova capacità edificatoria è prevista in “zona di vincolo fluviale del fiume Savio”. Le rassicurazioni dell’assessore sui diversi gradi di pericolo di esondazione (nella zona in oggetto il più basso) ci pare tutto vada chiarito meglio, un vincolo non è uno scarabocchio su una planimetria e se la proposta di ampliare il Parco Urbano dell’Ippodromo risponde sicuramente all’interesse pubblico, il resto merita approfondimento”.
Non entusiasma neppure la realizzazione di un nuovo parcheggio per la chiesa di San Carlo (accogliendo la richiesta avanzata dal parroco). “Trattandosi – scrive Possibile- di consumo di terreno agricolo trasformato da “ambito rurale” a “Servizi di Quartiere – attrezzature religiose”. Eravamo presenti al Consiglio di Quartiere Valle Savio quando se ne é discusso e la cosa non ci ha entusiasmato, come il parere favorevole espresso troppo frettolosamente dai Consiglieri di quartiere. Anzi, nello stesso Consiglio si discuteva di dissesto e protezione civile e il consumo di territorio, di una vasta area che perde la funzione agricola per diventare un “parcheggio privato di uso pubblico” riteniamo quindi non vada presa con leggerezza. Considerando poi che nel centro storico di San Carlo è in fase di completamento la riqualifica dei parcheggi e dei marciapiedi, forse si potrebbe aspettare e verificare se quanto fatto è sufficiente alle esigenze della frazione, oppure se vi è necessità reale di altri posti auto e soprattutto quanti”.
In definitiva: “Luci e ombre per una variante che andrebbe ritirata per essere smembrata e valutata nel merito delle singole proposte. Per noi il consumo di territorio zero è una cosa seria, come in attesa della nuova Legge Urbanistica Regionale (e il nostro giudizio in merito è molto negativo, urgono modifiche) e dei nuovi strumenti urbanistici di cui vorrà dotarsi il Comune, ragionare in salvaguardia (e la delibera di salvaguardia è lì a ricordarcelo) ci sembra la strada migliore”.
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