Come sempre sono una buona occasione per fare spesa. I consigli degli esperti della Confesercenti
Dal primo luglio, fino al 29 agosto, secondo quanto stabilito dalla Regione Emilia-Romagna, anche a Cesena inizieranno i saldi estivi, un’opportunità per acquistare capi d’abbigliamento, calzature e altri numerosi articoli a prezzi scontati.
Secondo l’Osservatorio Confesercenti, in questo periodo si spenderanno in media circa 94 euro a persona, che si possono tradurre in un ammontare complessivo di 419 milioni di euro di vendite nella nostra regione.
Come ha sottolineato il presidente del sindacato Fismo-Confesercenti Cesenate (Federazione del Settore Moda) Lina Aitella: “i saldi di luglio sono come sempre una buona occasione per comprare prodotti di qualità a prezzi accessibili. In qualità di presidente Fismo-Confesercenti Cesenate esprimo tuttavia la mia perplessità circa il periodo d’inizio dei saldi e, comunque, mi auguro che, almeno in parte, questi contribuiscano a recuperare le perdite dovute al calo dei consumi, alle tasse che non accennano a diminuire e ai costi di gestione sempre più impegnativi”.
“Il commercio tradizionale – aggiunge Lina Aitella – sta vivendo momenti difficilissimi, stretto tra nuove modalità di acquisto tramite internet, grande distribuzione esistente e programmata, abusivismo, pressione fiscale e disponibilità di reddito della clientela in costante calo negli ultimi anni. Il commerciante per dare risposte concrete ha limato i ricarichi con senso di responsabilità, viste le difficoltà della clientela e il cambio delle priorità di spesa del consumatore. In questa fase così delicata siamo al centro dell’attenzione dei nostri clienti quindi è indispensabile dare dimostrazione di correttezza, collaborazione, chiarezza d’intenti, presentandogli il maggior numero possibile di informazioni sul prezzo del prodotto e sulla sua reale convenienza”.
“In ogni caso – aggiunge Maria Luisa Pieri, responsabile Fismo-Confesercenti Cesenate – le raccomandazioni rimangono le stesse di sempre: per i commercianti attenersi alle date previste ed evidenziare il prezzo originario, la percentuale di sconto e il nuovo prezzo su tutti i prodotti; per i consumatori frequentare i negozi abituali dove si conoscono prodotti e prezzi reali e quindi la veridicità degli sconti”.
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