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Raccolta rifiuti: non c’è pace per il centro

Dopo la denuncia di Faggiotto interviene Marco Casali (Pdl): giunta succube di Hera

Nel nuovo anno in Centro Storico verranno eliminati tutti i cassonetti della raccolta differenziata per partire con un progetto “Porta a Porta” che a detta dell’amministrazione sarà “innovativo”.
Non saranno più gli operatori a recuperare i rifiuti casa per casa, ma i residenti dovranno raggiungere delle isole ecologiche itineranti in determinate fasce orarie.
Un metodo che ove si è sperimentato si è rivelato fallimentare, soprattutto se applicato in un quartiere nel quale si passa direttamente dall’assenza del Porta a Porta ad un sistema che richiede al cittadino uno sforzo ancora maggiore.

Questa, in estrema sintesi, la denuncia fatta da Fabrizio Faggiotto su Il Resto del Carlino. Non sono mancati gli interventi. Primo quello di Marco Casali (Pdl).

Questo il suo intervento.

La soluzione prospettata dalla giunta deve essere adottata solo dopo una analisi preliminare degli effetti prodotti in contesti urbani analoghi ove è stato applicato questo nuovo sistema. Non pare siano stati divulgati documenti-studio a riguardo che invece dovrebbero essere messi a disposizione per una scelta consapevole.

Indipendentemente dalla fruibilità del nuovo sistema è inoltre necessario capire se vi siano dei risparmi in termini di costi di gestione da parte del gestore. Su questo punto l’analisi dell’amministrazione deve essere molto attenta perchè è ora di incominciare a scontare al contribuente la sua maggiore fatica e l’adattamento a diverse e più macchinose abitudini così come sembra poter avere questo nuovo sistema.
Se vi sono invece altri vantaggi, non misurabili economicamente, (aspetti estetici o di miglior qualità del servizio) è necessario darne una dimensione tale da poter far bene comprendere gli obiettivi e i vantaggi immateriali per renderli quindi stimabili dalla comunità del centro storico.



Non sfugga comunque sulla partita la nota sicuramente dolente relativa al percorso politico che sta maturando questa scelta. A quanto ci risulta il nuovo sistema non è stato neanche presentato ai consiglieri di quartiere. La reputiamo una grave mancanza soprattutto anche a seguito della recente mozione approvata in Consiglio Comunale che ha dato maggiori e più importanti indirizzi di coinvolgimento di questi organi istituzionali. Non vorremmo dare ragione a chi si ostina, forse a ragione, a  ritenerli soprammobili istituzionali.

Da ultimo è l’occasione giusta per incominciare a parlare di tassa rifiuti 2018. La giunta nel DUP, documento unico di programmazione, non fa cenno ad eventuali ribassi delle tariffe. Veniamo da un aumento del tutto ingiustificato che negli ultimi 5 anni, a fronte di un incremento della raccolta differenziata, ha registrato un incremento della tassa di quasi il 10%. In pratica più differenziamo e più si paghiamo!
Un fatto inspiegabile, ma non è l’unico in questa tassa-servizio.

Ci preme infatti ribadire un concetto che sembra non essere mai stato recepito da Palazzo Albornoz e che inerisce a quello di cercare di avvicinare il più possibile il pagato per il servizio al suo costo effettivo. Per ora ci troviamo di fronte a una duplice beffa: stiamo utilizzando un servizio a mercato (non a costo) senza poter utilizzare le opportunità che il mercato potrebbe offrire in quanto il bando di assegnazione per la gestione è fermo da anni. Dall’altro, quei soldi che riusciamo a recuperare dai dividendi di Ver a, ricordo che il Comune di Cesena è socio effettivo del gestore Hera, non li riversiamo sulla tassa a storno del pagato. Si pensi che solo questi dividendi, di circa 2 milioni di euro, permetterebbero una diminuzione della tassa di rifiuti del 12,5%


Senza attente riflessioni sul metodo ipotizzato, senza una politica di effettivo incentivo che premi i comportamenti virtuosi dei cittadini in merito alle gestione dei rifiuti, senza una effettiva presa di posizione nei confronti del colosso Hera, tutte le proposte nascono con un grave dubbio che è quello di riuscire a capire se il nostro Comune sulla partita dei rifiuti sia succube della grande Holding o invece tuteli gli interessi ambientali ed economici della nostra comunità.

I comportamenti dell’attuale Giunta sembrano propendere per la prima tesi.


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