Non credo sia un caso che non è citato (o quasi) nella nota che la giunta ha fatto per pianificare i lavori dei prossimi mesi. Poi ci sono segnali molto precisi sul prossimo bilancio
L’argomento più gettonato è e resterà il centro storico. In particolare piazza della Libertà. Ma, più passa il tempo, più mi convinco che quella piazza non sarà l’elemento centrale del “nuovo” centro e che, comunque, un ragionamento andrebbe fatto su tutta l’area. Fermarsi su un singolo comparto sarebbe sbagliato e riduttivo.
Ho l’impressione che questi ragionamenti ci accompagneranno ancora per molto tempo. Le scelte, di certo, saranno importanti per il futuro della città, ma resto dell’idea che saranno ininfluenti o quasi sull’esito delle elezioni.
Le ultime competizioni elettorali hanno sempre dimostrato che la battaglia sul centro non ha pagato. In molti mi hanno ribattuto che questa volta non sarà così. Non credo, vedremo.
Per quanto mi riguarda la convinzione si è rafforzata dopo che ho visto la pianificazione della giunta per i prossimi mesi. Del sindaco si può dire tutto e il contrario di tutto. Una cosa però gli va riconosciuta, senza se e senza ma: è un politico di razza. E quando le persone come lui sentono odore di elezioni danno il meglio. Quindi non credo sia un caso se nella pianificazione del lavoro della giunta il centro in pratica non ci è entrato.
Si potrebbe pensare che non lo ha fatto perché è in difficoltà. Per come la vedo io chi si culla su questa speranza rischia di restare scottato.
Il sindaco invece ha puntato su tutto il resto della città. Il comunicato è chiaro. Soprattutto in alcuni passaggi. Come quando parla di 63 frazioni e spinge sull’importanza del ruolo dei Quartieri.
Ma, in particolare, quando scrive: per quanto riguarda il prossimo bilancio, le direttrici su cui si muoverà la proposta della Giunta saranno, da un lato, quella di una grande attenzione alle manutenzioni ed alle opere di quartiere (con un rilancio dell’impegno su “Carta Bianca” che già in questo 2017 ha dato ottimi riscontri e che, per il 2018, si vuole rafforzare integrando al meglio il ruolo dei quartieri e la partecipazione dei cittadini); dall’altro l’inserimento di specifiche poste di bilancio destinate a finanziare progettazioni utili a sviluppare nuovi programmi di rilancio e riqualificazione della nostra città.
Ma non è tutto. Segnali forti arrivano sul fronte dei lavori pubblici. Stanno terminando opere importanti per le zone periferiche, come, ad esempio, la palestra di San Giorgio o il cimitero di Bulgaria. Inoltre decolleranno gli interventi per la ex Conad di Ponte Abbadesse, del secondo lotto della ciclabile della via Emilia e della scuola di San Vittore. Tutti interventi anticipati da incontri preparatori con i residenti “coi quali – recita la nota della giunta – è doveroso un percorso di condivisione coi i residenti dei quartieri interessati”.
Non meno importante sarà l’approvazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, che sarà preceduto da un ulteriore confronto pubblico (non è escluso che si trovino molte convergenze col Pri). Il tema della mobilità in generale (non limitato alla sosta) è sempre stato uno di quelli più sentiti.
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