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Un direttore per la Malatestiana

La richiesta fatta da Possibile

Un direttore per la Malatestiana, è la richiesta di Possibile. Questa la nota.


Pochi giorni fa è stata presentata, alla presenza dell’assessore comunale Castorri, della dirigente Bovero, dell’assessore regionale alla cultura Mezzetti, del responsabile risorse umane e bilancio della Cineteca di Bologna Pietrantoni e del presidente dell’IBC Leombroni, la prima parte dei lavori di catalogazione e digitalizzazione dei fondi fotografici di Malatestiana e Centro Cinema (un patrimonio di 350mila immagini). In particolare, ci si è occupati del fondo più consistente, quello di “Dino Cavicchioli”, di circa 76mila immagini.


I fondi fotografici sono stati (e saranno) catalogati e digitalizzati dalla Cineteca di Bologna, grazie alla convenzione stipulata ormai due anni fa. L’assessore Menzetti ha dichiarato: “I campanili servono per guardare lontano, non per sorvegliare quanto si ha. Ho letto di tutto sui giornali su questo accordo stipulato tra la cineteca bolognese e il Comune di Cesena. Mi ha particolarmente colpito il fatto che molti ventilavano il trasferimento in blocco del materiale degli archivi alla fondazione regionale. Nulla di questo è avvenuto se non l’esternalizzazione di un grande capitale fotografico che ben pochi comuni in Italia possiedono e come tutti i capitali culturali devono essere messi al servizio della comunità e anche conosciuti all’estero. Questo stiamo facendo senza spostare nulla che era quanto prevedeva l’accordo stipulato un paio di anni fa”.


Ci rincuora il fatto che probabilmente l il materiale non verrà spostato ma, come sempre, vorremmo porre delle domande, avanzando qualche proposta:
Cosa si intende esattamente per “esternalizzazione” del capitale fotografico?
Perchè la semplice catalogazione fatta dalla Cineteca di Bologna?
Perché la catalogazione e digitalizzazione è stata fatta dalla Cineteca e invece non è stato formato un professionista, magari assunto dal Comune di Cesena, per imparare a catalogare e digitalizzare, e per poi portare le sue conoscenze a servizio dell’Istituzione Biblioteca Malatestiana e del Centro Cinema?


L’unione dei fondi di Malatestiana e Centro Cinema sancisce il definitivo inglobamento di quest’ultimo dalla Malatestiana?
Non saranno più quindi due centri separati? Qual è il fine di tutta questa operazione?
La convenzione con Cineteca e IBC è assolutamente condivisibile in un’ottica di valorizzazione reciproca delle rispettive eccellenze e di incremento delle potenzialità e dei lavori di ciascuna delle due. È invece deleteria quando diventa subordinazione della “piccola” nei confronti della “grande”, nonostante la “piccola” si sia ritagliata in questi anni un ruolo di primo piano a livello italiano e internazionale.



Anche da questa cosa, ribadiamo l’importanza che ha l’avere un Direttore dell’Istituzione Biblioteca Malatestiana: il Direttore è colui che guida le attività dell’Istituzione, non solo come biblioteca pubblica ma anche come bene storico di livello mondiale, di centro di ricerca scientifica, di spazio culturale.
Lo si faccia presto, non è troppo tardi!

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