L’oggetto dello studio è stato il fiume Savio e ha visto gli studenti impegnati direttamente sul campo per analisi, campionamenti ed interviste, con l’obiettivo di capire come viene gestita la risorsa acqua nel fiume per usi industriali, agricoli e civili e di conoscerne le caratteristiche dal punto di vista chimico e biologico. Sono stati approfonditi anche gli aspetti legati alle difese idrauliche presenti sul Savio e della gestione delle acque in caso di piene, prendendo in esame anche la zona della foce e della costa ad essa adiacente: questo per un’analisi del rischio idraulico in caso di mareggiate, in quanto il fiume funge anche da “nastro trasportatore” del sedimento che dalle zone montuose arriva poi ad alimentare le spiagge.
Il progetto di studio nasce da un programma Erasmus che ha messo in relazione l’Università di Ferrara e quella di Vlissingen, da cui sono scaturiti interessanti stage e tirocini su tali tematiche. Gli studenti, nel corso del soggiorno in Romagna, hanno avuto la possibilità di confrontarsi con rappresentanti degli enti locali, di imprese e cooperative agricole con forti legami con il sistema idrico dell’area del Savio.
L’attività di ricerca si è sostanziata, nei primi giorni (dal 18 al 21 settembre) con esplorazioni sul territorio (dalla sorgente alla foce del fiume), mentre nelle rimanenti giornate (22 e 23 settembre) gli studenti hanno eseguito le anlisi di laboratorio ed elaborato le relazioni finali.
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