L’evento è stato promosso in partnership dall’Università di Bologna-Campus di Cesena, in collaborazione con Ser.In.Ar., con le associazioni studentesche locali (Analysis, Astice, MyS.t.A., S.P.R.I.Te., Spazi) e con Uniradio (web radio universitaria cesenate). La manifestazione ha proposto tre specifici percorsi con laboratori multimediali, lezioni frontali, degustazioni, dimostrazioni alimentari, giochi e musica dal vivo, sui temi “Alla ricerca di… il cibo del futuro”, “Alla ricerca di… tecnologie innovative” e “Alla ricerca di … benessere per una società inclusiva”, in piena sintonia con le peculiarità degli insegnamenti universitari cesenati.
Fra le attività presenti di rilievo certamente il progetto “Mi piace se ti muovi” (elaborato dalle docenti Maria Cristina Bisi e Rita Stagni) in merito allo studio dei movimenti nei bambini tramite sensori indossabili. In sostanza, a fronte del fatto che si registra una maggiore involuzione nella capacità motorie dell’infanzia, diventa urgente monitorare il corretto sviluppo dei movimenti: i sensori indossabili ai polsi, quindi, segnalano le azioni e possono indirizzare programmi educativi specifici e, in certi casi, identificare precocemente situazioni di rischio che necessitano di interventi clinici. Interessante anche il laboratorio “Mondi aumentati” (curato da Alessandro Ricci – CdL in Ingegneria e Scienze Informatiche) tramite il quale i presenti hanno avuto la possibilità, tramite un apposito visore, di sperimentare un’interazione fra reale e virtuale, manipolando, per l’appunto, oggetti virtuali. Sempre in ambito tecnologico di sicuro effetto la presenza di un robottino umanoide (curata da Simone Costanzi – CIRI ICT, nella foto), grazie al quale sono emerse le potenzialità della robotica non solo per gli aspetti ludici, ma anche per l’interazione uomo-robot.
Nell’ambito dell’ingegneria gastronomica particolarmente innovativo è risultato il sistema di integrazione in alimenti (tipo la frutta) di sostanze curative e di alto contenuto nutrizionale, senza variare le caratteristiche organolettiche dell’alimento stesso, tramite un processo di sottovuoto, che prevede l’estrazione dell’aria e l’inserimento di tali sostanze: il progetto è stato presentato da Pietro Rocculi (Dipartimento di Scienze e Tecnologie Alimentari).
Infine di grande impatto, in termini di innovazione, la dimostrazione denominata “Personal Training per cellule staminali”, presentata da Emanuele Domenico Giordano (Dip. di Ingegneria dell’Energia Elettrica), tramite la quale sono stati illustrati processi di specializzazione di tali cellule, mediante apparecchiature di stimolazione fisica, finalizzati ad uso biomedico.
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