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Decolla il federalismo possibile

Approvata la risoluzione regionale sull'autonomia rafforzata. Il pensiero del sindaco di Cesena

Approvata la risoluzione regionale sulla Autonomia rafforzata – voto favorevole del centrosinistra compatto; Forza Italia e Tsipras astenuti. 5 stelle, Lega e FDI contrari.

Questa l’analisi di Paolo Lucchi, sindaco di Cesena.

Con l’approvazione della risoluzione che garantisce l’avvio del negoziato con il Governo per offrire, nel pieno rispetto dell’articolo 116 della nostra Costituzione, maggior autonomia nella spesa pubblica dell’Emilia-Romagna, l’Assemblea legislativa regionale ha compiuto un passo fondamentale e completamente rispettoso dei nostri territori.

Infatti, nell’ambito di un confronto Governo/Emilia-Romagna che offrirà spazi su temi per noi fondamentali (tutela e sicurezza del lavoro, istruzione tecnica e professionale; internazionalizzazione delle imprese, ricerca scientifica e tecnologica, sostegno all’innovazione; rigenerazione urbana, ambiente e infrastrutture; tutela della salute), sono individuabili le direttrici lungo le quali far crescere ulteriormente una Regione come la nostra, che oggi “viaggia” ai livelli della Baviera, grazie ad un sistema d’impresa che molto ha investito in questi anni e ad una tenuta sociale garantita anche dal protagonismo positivo delle parti sociali.


Ora che il percorso è tracciato, toccherà anche ai territori della nostra Regione far comprendere ai cittadini il senso vero di un passaggio fondamentale anche per le nostre comunità. E che a noi cesenati, per esempio, consentirà ancor meglio di mettere in campo quella visione strategica nel campo sanitario ed in quello delle infrastrutture viarie, per la quale siamo già in fase avanzata di progettazione.


Nel farlo, dovremo però evitare le spinte demagogiche di chi, anche utilizzando malamente i fatti gravissimi accaduti a Barcellona, sta cercando come sempre di proporsi solo sulla base di una inutile spinta negativa che certo non serve ai cittadini. Noi dobbiamo essere rispettosi di tutti: dei catalani e degli spagnoli, così come dei nostri concittadini. E forse, a chi continua a blaterare di una separazione tra Emilia e Romagna – non basata su nessuna effettiva esigenza manifestata dai romagnoli, poiché nasce solo dalle ambizioni di un certo ceto politico -, sarebbe bene che qualcuno raccontasse lo scrosciante applauso con il quale 280 imprenditori di Ravenna, Cesena, Rimini, Forlì, durante “Fattore R” svoltosi solo una settimana fa, hanno accolto le parole del Presidente Stefano Bonaccini che definiva la separazione della nostra Regione come una solenne sciocchezza.

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