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Lattuca e Lucchi, le strategie

Si stanno superando tutti gli ostacoli alla candidatura a sindaco per il giovane deputato. Lucchi andrà in Regione, ma non sarà facile avere la delega al Turismo

Le previsioni sono fatte per essere smentite. In politica in modo particolare. Per quanto riguarda le strategie cesenati del Pd però ci sono moltissime possibilità che si realizzino gli scenari dei quali si parla in questo periodo. A partire dalla candidatura di Enzo Lattuca.

 

Ma prima ancora vengono le alleanze. Qui ben che non c’è niente di definito.  Ma ci sono segnali che non possono essere sottovalutati. In particolare per quanto riguarda Mdp. In un’intervista fatta con Elisabetta Boninsegna e pubblicata su Cesena Today, Maria Elena Baredi, coordinatrice cesenate, non ha annunciato  rivoluzioni. Anzi. In moltissimi ci abbiamo letto un’apertura al Pd. Però a determinate condizioni.

E l’apriscatole potrebbe essere proprio la candidatura di Lattuca sulla quale non sembrano esserci controindicazioni. All’interno del Pd con l’elezione dei segretari (Bicio Landi e Matteo Marchi) si sta apparecchiando la tavola. Un sostanziale via libera poi c’è anche dall’area Gozi.

 

È presto invece per capire come si muoverà Lattuca. In particolare per quanto riguarda i programmi. Su questo ci sarà tempo per lavorarci. Di sicuro mi aspetto un impegno particolare sulla smart city, tema che lui ha sempre sentito in modo particolare. Sul fronte delle alleanze è facile immaginare che lavorerà su un fronte piuttosto ampio: da sinistra al Pri quindi creando una situazione propedeutica alla vittoria al primo turno.

Un risultato che spalancherebbe le porte al ritorno di Paolo Lucchi in Regione. Ma non come consigliere, bensì come assessore. Lui per la verità nega. Dice che farà l’albergatore. Ma non ci crede nemmeno lui.

 

Resta da capire con quale delega invece tornerà a Bologna. Pare sia da escludere la Sanità. Quella ideale per Lucchi sarebbe il Turismo. Avrebbe le competenze per fare un lavoro interessante  in un settore importante e che ha bisogno di un lavoro profondo indispensabile alla luce della configurazione geografica della nostra regione. Un territorio con tipi di proposte diverse tra loro e, soprattutto, sempre meno complementari.

Per Lucchi però non sarà facilissimo avere quella delega. Se non altro perché Andrea Corsini, attuale assessore, non sta facendo male, ma soprattutto pare non avere nessuna intenzione di abdicare.

Nel caso, supergel Lucchi dovrebbe spostare le sue mire su un’altra delega. Lo Sviluppo economico potrebbe essere uno scranno interessante. È un assessorato di peso e sarebbe l’ideale per le competenze dell’attuale sindaco di Cesena.

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