Veronica Zanetti, ex vice sindaco di Forlì fino al rimpasto di Giunta del giugno 2016, diventa una deputata del Parlamento italiano. Una sorpresa, quando già molti esponenti politici si stanno preparando alle prossime elezioni politiche che sono annunciate per la primavera del 2018.
Per Forlì si tratta del terzo rappresentante in Parlamento dopo Marco Di Maio (Pd) e Bruno Molea (“Civici e innovatori”). L’ex esponente del Partito democratico, ora non più iscritta al partito, subentrerà al ferrarese Alessandro Bratti, attualmente presidente della commissione sulle ecomafie e membro della commissione ambiente, che, accettando l’incarico di direttore di Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, diventa incompatibile con quello di parlamentare.
Tocca quindi a Veronica Zanetti, risultata la prima tra i non eletti alle politiche del 2013, convocata a Roma per l’insediamento, dopo aver “approfittato” di una lunga serie di dimissioni che hanno visto vari deputati scegliere di assumere altri incarichi nel corso degli ultimi quattro anni e mezzo. Per la Zanetti si prevedono 4 mesi da parlamentare prima delle elezioni.
Una bella sorpresa proprio a pochi giorni di distanza da quella che, invece, è stata una novità tutt’altro che piacevole: l’ex amministratrice della giunta Drei, infatti, è indagata insieme al direttore generale del Comune Vittorio Severi e a Giovanni Morelli, fondatore dello “Studio Progetto Verde”, con le ipotesi di accusa di turbativa d’asta, in merito alla vicenda del bando per il verde pubblico quando ancora ricopriva il ruolo di assessore all’ambiente. Nel mirino la procedura di selezione di una figura di supporto specialistico all’Unità Verde del Comune, autorizzata dall’allora assessore Zanetti, che nel luglio 2015 aveva portato alla nomina dell’ex manager dello studio ferrarese “Progetto Verde”, Giovanni Morelli. Il caso scoppiò alla fine del maggio 2016 quando Mario Peruzzini, capogruppo della lista di maggioranza “Noi con Drei”, presentò un esposto in Procura.Un terremoto che, di fatto, spinse il sindaco Davide Drei a togliere la delega al verde pubblico alla sua vice Veronica Zanetti, poi uscita dalla giunta nel rimpasto del giugno 2016. Fu proprio Peruzzini, esponente della maggioranza, a portare in Procura i documenti avuti dopo la richiesta di accesso agli atti, ipotizzando che potessero contenere notizie di reato. Sarà la magistratura a dover fare il suo corso, ma eventuali decisioni dal palazzo di giustizia non dovrebbero arrivare nel periodo in cui Veronica Zanetti siederà in Parlamento, terza voce forlivese a Roma.
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