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Fascismo e attacchi squadristi in Romagna. Il Sindaco di Cesena: «Non restiamo semplici testimoni»

Dal sindaco di Cesena solidarietà al collega di Forlì. Poi Lucchi caldeggia un coordinamento tra Comuni

Dopo il blitz di Forza Nuova, il sindaco di Cesena scrive al sindaco di Forlì esprimendo solidarietà e caldeggiando un coordinamento fra i Comuni romagnoli per contrastare l’attivismo di chi non rispetta i valori di tolleranza e antifascismo. Questa la lettera.


Caro Davide,

voglio manifestare la solidarietà dei cesenati e mia nei confronti della città di Forlì per il grave atto di violenza del quale si sono resi protagonisti esponenti di Forza Nuova, aggredendo con bastoni nel pieno centro cittadino, rappresentanti dell’Anpi, studenti, sindacalisti.

Purtroppo, la pronta reazione della polizia non è servita ad impedire che gli esponenti di Forza Nuova (giunti direttamente da Rimini, come spesso capita anche a Cesena) mettessero in atto una violenza e un’intolleranza che a parole negano ma che, nei fatti, dimostrano purtroppo non per la prima volta.


So bene come Forlì sia dotata di solide radici democratiche ed antifasciste, cementatesi con una partecipazione attiva alla lotta di Resistenza e con una costante attività politica a sostegno dei valori che caratterizzano la nostra Costituzione, ma immagino anche che in queste ore la tua comunità si senta smarrita, indebolita, privata di quelle certezze non violente che ci fanno sentire capaci di un confronto politico, magari aspro, ma sempre rispettoso dei diritti d’espressione di tutte le donne e di tutti gli uomini.

Sappi che la nostra città ha da tempo maturato la consapevolezza di come non sia possibile restare semplici testimoni di una presenza sempre più frequente – nelle strade e piazze, nei luoghi pubblici – delle forze che si rifanno al nazismo ed al fascismo; anche per questo, Cesena recentemente si è dotata di un regolamento specifico (votato quasi all’unanimità dal Consiglio comunale, grazie al contributo di PD, MDP, Movimento 5 Stelle, Popolari per Cesena) che mira a limitare l’attivismo di chi non rispetta i valori di tolleranza ed antifascismo ben indicati nei nostri dettati costituzionali. E forse, in queste ore, anche chi a Cesena ha negato l’esigenza di strumenti più decisi nei confronti degli esponenti di movimenti come Forza Nuova, si sarà ricreduto di una posizione caratterizzata dalla sola volontà di coprirsi gli occhi di fronte all’evidenza dei fatti.


Poiché in una direzione simile si stanno muovendo anche altre città del nostro territorio provinciale e dell’intera Romagna, forse varrebbe la pena di provare a coordinare al meglio gli sforzi comuni che, a questo punto, paiono necessari per tutti e che devono avere l’obiettivo di ridurre gli spazi per coloro che hanno dimostrato di poter passare con facilità dai volantinaggi all’uso dei bastoni.

Per questo, se Forlì si renderà protagonista di un’azione di coordinamento in tal senso dei Comuni forlivesi, cesenati, della Romagna, segnalo sin d’ora la disponibilità della città di Cesena a rispondere positivamente ad ogni tua iniziativa.

Ti chiedo, infine, di segnalare al sindacalista di Fiom-Cgil Gianni Cotugno, la solidarietà e la vicinanza dei cesenati e mia.

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