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Il Pri boccia il Novello

Documento dell'Edera: ci sono già 1.500 appartenenti invenduti, non ne servono altri

Lo avevano già detto e lo ribadiscono. Al Pri non piace il Quartiere Novello. L’Edera motiva il proprio no e da una soluzione per dare lavoro all’edilizia. Questo il documento.

Il sindaco fin dall’inizio di legislatura ha con forza stabilito la necessità di cambiare politica urbanistica, di impedire lo sfruttamento del territorio, ovvero la realizzazione di nuove strutture residenziali che aumentino l’attuale disponibilità.

Oggi, forse convinto dai due soci, MPS e Caltagirone, ha cambiato idea ed ha sostenuto che il progetto Novello verrà iniziato entro il 2018. Al di là della coerenza quello che interessa sono le giustificazioni della inversione di rotta. L’intervento sarà interamente in Social Housing; verranno realizzati 342 alloggi destinati “in parte in locazione a canone calmierato (circa 5 Euro al mq), alla cessione a prezzo calmierato (circa 1690 Euro al mq) e all’affitto con riscatto”.

E’ indubitabile che un programma di tal fatta è solo fumo negli occhi. Prima di tutto perché una città che ha oltre 1.500 alloggi nuovi invenduti non ha bisogno di costruirne dei nuovi, considerato anche che gran parte di questi sono ormai parte integrante del portafoglio delle banche; secondo perché cinquecento Euro al mese per un alloggio di 100 metri quadri non è un affitto sociale, terzo perché nessuno sa come e chi garantirà il riscatto dell’appartamento.

Noi repubblicani avevamo proposto un tavolo di confronto tra imprese, banche e Comune. Purtroppo la nostra voce è meno convincente di Caltagirone e Monte dei Paschi.  

Se poi l’obiettivo è quello di impiegare addetti ed imprese edili noi proponiamo in alternativa un piano razionale di messa a norma sismica di tutti gli Istituti scolastici del Comune.

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