Site icon Romagna Post

Politica, è tempo di bilanci

Cesena - (Photo credits: https://www.flickr.com/photos/ziowoody/)

Fine anno si avvicina, provo a fare il punto sullo stato dell'arte della politica cesenate

Fine anno alle porte con vista sulle elezioni nazionali che saranno un importante banco di prova in vista delle amministrative del 2019. Ma come va la politica cesenate? Essendo fine anno provo a fare un bilancio.

Paolo Lucchi. Resta molto adrenalinico, però nell’ultimo periodo è diventato più ecumenico. Sul sindaco resto fedele a quello che ho scritto nel mio libro (“Vent’anni a Cesena”): un giudizio lo darò solo a fine mandato.  In questo senso importante sarà il nuovo piano regolatore. È un tema molto importante, ma nessuno ne parla. Lo ha fatto solo Elena Baredi nei giorni scorsi. Gli altri preferiscono piazza della Libertà. Scegliete voi quale è lo stuzzicadente e quale la trave. Intanto va detto che Lucchi ha fatto un bel bilancio,  quella che ho sempre ritenuto la legge più importante. Si gioca molto anche sull’ospedale.

 

Pd. Dà l’impressione di essere troppo schiacciato su Paolo Lucchi. Di sicuro da quando il sindaco e Sandro Gozi hanno trovato un punto di incontro mancano quegli scontri che piacciono tanto ai giornalisti, ma non solo. Di sicuro il partitone deve tornare tra la gente.

 

Liberi e uguali. Boh. Non si è ancora capito quale sarà la linea. Parlo del tema locale. Per ora con il Pd ci sono delle schermaglie. Nei giorni scorsi Elena Baredi ha dato l’impressione di voler parlare di politica. Qualche giorno prima l’impressione (editoriale su La Parola) non era stata la stessa. Vedremo. Qualcosa di più lo si capirà dopo le elezioni politiche. Intanto però mi sembrano emarginati i due consiglieri comunali.

Cesena – Palazzo del Capitano (photo credits: https://www.flickr.com/photos/ziowoody/)

Marco Casali. Ha un problema: come candidato del centrodestra è partito lungo e non è sempre facile resistere. Per il momento pare abbia rintuzzato il ritorno di Corrado Augusto Patrignani. Deve mantenere l’appoggio di Cielle. Per ora è stato molto di lotta (più facile) e meno di governo. Deve riuscire a fare questo salto.

 

Cinque Stelle. Restano insipidi. Il problema è la leadership. Va però riconosciuto che si sono mossi molto bene sulla vicenda del regolamento per la convivenza civile. Per le prossime amministrative hanno scelto un buon candidato, ma pare abbia troppe controindicazioni. Ma il tema vero è quanto influirà Natascia Guiduzzi. Potrebbe e dovrebbe fare di più.

 

Cesena siamo noi. È una lista che guardavo con interesse. Mi ha deluso, soprattutto nella partita sul regolamento antifascista. Non tanto perché è stata superata a sinistra dai 5Stelle, ma per la scelta di lasciare l’aula. Comportamento che non condivido: i consiglieri sono eletti per votare, per scegliere. L’impressione è che resterà in Assise. Risultato buono. Spesso le liste civiche evaporano dopo il primo mandato. Cesena siamo noi ha un discreto radicamento, ma ha il grosso limite che manca un leader.

Cesena (photo credits: https://www.flickr.com/photos/paolo_cst/)

Pri e Gilberto Zoffoli. Li ho accomunati perché fanno parte della stessa area centrista. E non è escluso che, prima o poi, uniscano le forze. Rappresentano la politica che piace a me. Quella che non è urlata ed è ricca di contenuti. Però devono avere la capacità di aggiornare di continuo le proposte. Avendo scelto la strada più difficile solo lavorando a testa bassa possono battere gli urlatori.

 

Luigi Di Placido. Ha sempre detto che rappresenterà la lista e credo lo farà. Però non c’è molto spazio. Nell’ultimo periodo si è concentrato molto su “Energie nuove”.

 

Marco Giangrandi. Non ho una conoscenza diretta. Me ne parlano bene e per quello che so vorrebbe impegnarsi. Resta da capire come e dove. Per prima cosa però dovrebbe andare oltre il centro storico.

Questo post è stato letto 151 volte

Exit mobile version